All’incomani dell’incontro che il segretario cittadino del Pd, Enzo Sarli, ha avuto a Roma con il vice segretario nazionale, Lorenzo Guerini, per individuare una linea comune per gestire la difficile situazione al Comune di Potenza, si anima il dibattito tra i democratici. Dibattito che si spera possa trovare una sua sintesi nell’assemblea cittadina convocata per lunedì prossimo (ne parliamo in altra parte del giornale).
Per la consigliera comunale Pd, Lucia Sileo, “il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini ha indicato con chiarezza una posizione politica di grande coerenza e nel contempo di rispetto delle classi dirigenti locali.
Non si può pensare che in una città capoluogo di regione le vicende del Partito Democratico possano essere gestite in difformità da schemi e indirizzi nazionali soprattutto se accade, come da noi, – prosegue Sileo – che pezzi di partito hanno autonomamente avviato intese politiche sino a definire – afferma Sileo in una nota – l’organigramma per un nuovo esecutivo con un Sindaco candidato dal centro destra, chiaramente alternativo al centro sinistra, nel contempo non più riconosciuto dal suo partito Fratelli d’Italia, contestato dalle altre forze di destra, e con il resto del centro sinistra fortemente contrario ed escluso da qualsiasi concertazione”.
Per Sileo è giusto che Guerini abbia invitato ad una discussione nell’organismo politico locale per prendere atto dell’opportunità di evitare ogni intesa e percorso politico contro norme e indirizzi del partito nazionale e decidere, se proprio necessario, un sostegno esterno ad una giunta non politica, di tecnici, con un programma ben chiaro, di pochi punti, a termine, nell’interesse della città.
Nella nota, Sileo denuncia quanto accaduto finora, affermando che “il motore della vicenda politica potentina è stato l’interesse dei singoli e l’organigramma”, ritenendo che “da oggi non può che essere, invece, l’interesse primario di un grande partito e della città che vive una delle peggiori stagioni della sua storia”.
“Non possiamo che lavorare, infatti, per il vero “bene della città” che – prosegue Sileo – non può essere un banale slogan da declamare nascondendo altri interessi, ma un percorso politico e programmatico chiaro e coerente fatto di idee, progetti, valori e azioni.
Come donna, – conclude – non posso, infine, non sottolineare come in questo turbolento dibattito è stata completamente rimossa una questione, quella della rappresentanza di genere, che prima ancora di essere una norma di legge da rispettare rigorosamente ( 40% delle presenze in giunta) è un fatto di civiltà che non può essere, come pur accade, strumentalmente utilizzata in funzione delle diverse situazioni.