Con l’avvio sabato 2 gennaio della stagione dei saldi invernali 2016 parte a Potenza la campagna Confcommercio ‘Saldi Tranquilli’ per assicurare massima trasparenza, tutela e garanzia nel periodo di shopping più intenso. “E’ uno degli appuntamenti più attesi dalla nostra categoria e per l’utenza – sottolinea Rocco Furone delegato cittadino – in quanto i saldi possono rappresentare un’ importante opportunità per acquistare merce di qualità a prezzi contenuti”. “Prevediamo per quest’anno un’ampia offerta e sconti interessanti, questo ci fa ben sperare per una positiva stagione dei saldi che potrebbe anche rappresentare il tanto atteso segnale di inversione di tendenza”.
“Saldi Tranquilli” si rivolge sia alla clientela, vista come referente fondamentale di una campagna informativa per rendere note le norme che regolano un corretto svolgimento dei saldi, sia soprattutto agli operatori commerciali.
“La campagna della Camera di Commercio di Potenza per promuovere lo shopping nel capoluogo – dice ancora Furone – ha bisogno dell’impegno diretto della categoria che ha già dimostrato grande responsabilità con l’autotassazione tra gli esercenti del centro storico per contribuire al pagamento delle luminarie.
Il problema che ci troviamo ad affrontare ormai da diversi anni – aggiunge il delegato Confcommercio – è quello della concorrenza con i grandi centri commerciali di Battipaglia, Salerno, Caserta, Napoli e in Puglia. A noi la competizione su qualità-prezzo non ha mai spaventato perché siamo in grado di offrire abbigliamento di qualità per ogni portafoglio e disponibilità di spesa. Siamo consapevoli però che le luminarie artistiche di Salerno come altri eventi promossi in altre città hanno una capacità di attrazione che noi non abbiamo”.
«I recenti indicatori positivi evidenziano una crisi che sembra volgere al termine, ma – sottolinea Fausto De Mare, presidente Confcommercio Potenza – non rasserenano ancora il dettaglio multimarca indipendente di qualità. “I saldi per i nostri associati rappresentano veramente le vendite di fine stagione e hanno lo scopo di evitare le pesantissime rimanenze che si generano nel sistema della filiera a causa dei rapporti con una produzione vorace e vessatoria. Un flebile risveglio dei consumi, però, c’è stato e lo registriamo dopo anni di forti sofferenze con un segno più davanti allo “zero virgola”.
Un piccolo ma importante segnale che va ora consolidato con reali politiche di sostegno e rilancio dei consumi nei negozi che rimangono, nonostante il drammatico rapporto di uno a due tra nuove aperture e chiusure, una componente fondamentale del nostro sistema distributivo di qualità. Un patrimonio, oltre che economico, di cultura e rilevanza sociale che – sostengono i dirigenti di Confcommercio – va salvaguardato soprattutto con una seria riforma fiscale a sostegno delle imprese e delle famiglie.