Non si respira un clima di festa tra gli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Potenza, in particolar modo dopo l’aggressione ad una collega del reparto femminile da parte di due detenute.
“Si è trattato di un tentato omicidio. La collega è ancora ricoverata in ospedale, mentre le responsabili dell’aggressione sono ancora a Potenza” dice Vito Messina, segretario generale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, sindacato che stamane ha manifestato davanti la Prefettura a Potenza. Una delegazione ha incontrato il vice Prefetto,
iovanna Buccino, alla quale i rappresentanti sindacali hanno rappresentato la difficile situazione che esiste nella casa circondariale di Potenza, dove da anni il personale è in sotto organico. L’aggressione di alcuni giorni fa è il risultato anche di questo, della cattiva gestione del carcere. “La responsabilità – precisa Messina – è solo ed esclusivamente della direzione”.
Messina non risparmia critiche anche al Provveditore Regionale che, a suo dire, nulla ha fatto per migliorare la situazione nella casa circondariale di Potenza, pur essendo a conoscenza delle criticità esistenti.
Nei prossimi giorni, l’Ugl presenterà al vice prefetto Buccino un’ulteriore relazione, sui problemi denunciati, per i quali il sindacato sollecita il totale azzeramento dell’attuale dirigenza del carcere potentino.
Carcere nel quale attualmente ci sono 210 detenuti, dei quali 10 donne. Gli agenti sono 120, dieci dei quali nella sezione femminile. Pochi – sostengono i responsabili sindacali – per garantire un servizio efficiente, nonostante l’abnegazione degli agenti che spesso si sottopongono anche a turni massacranti pur di garantire la necessaria presenza ed assistere i detenuti.