Il ridotto del teatro Francesco Stabile di Potenza ha ospitato, sabato 19 dicembre, la presentazione della raccolta di poesie “gli occhi negli occhi” dello scrittore Domenico Lauria, pubblicata dalla Casa Editrice Paolo Laurita.
Lauria, potentino originario di Pietrapertosa, giunge con questa raccolta alla quarta pubblicazione. La sua produzione letteraria, negli anni, si è composta non solo di scritti in versi di notevole qualità e successo (con la partecipazione a numerosi concorsi dedicati), ma anche da un romanzo “…le ombre del passato”, thriller ambientato nelle Dolomiti Lucane.
Alla presentazione hanno partecipato Francolando Marano, autore della prefazione, Paolo Laurita, editore, il vicesindaco del capoluogo Gerardo Bellettieri, che ha recitato e commentato una delle poesie dedicate a Potenza, l’assessore alla Cultura del Comune di Potenza Annalisa Percoco.
«Il prodotto culturale di Domenico Lauria si pone nell’ambito di un certo attivismo culturale che sta caratterizzando questa città – ha dichiarato Percoco. Esiste una cultura d’elite, dedicata a monumenti e grandi eventi, ma anche una cultura comunitaria, che è quella su cui noi amministratori dobbiamo soffermarci. Per questo – ha concluso l’assessore – nel nuovo anno, abbiamo già preso l’impegno di promuovere una stagione di incontri con giovani autori e autori locali, e promuoverli a partire dalle scuole, cosicché iniziative come questa possano diventare il seme per produrre cultura in questa città».
Durante la serata, attraverso la lettura di alcune poesie da parte dell’attrice Laura Bardi, è stato possibile, con naturale piacere, comprendere lo stile di Lauria e conoscerne la poetica. Una poetica non scontata, strutturata su livelli emozionali intensi e su un’esperienza personale di molte delle cose del mondo. Una chiara discrezione trapela dai versi, il quotidiano, però, si mischia al personale e ai suoi protagonisti, per offrire al lettore una rinnovata visione, più intima, frutto di una riflessione a specchio dell’animo. E gli occhi, testimoni primi di una vita, riportano alla mente i ricordi, il vissuto e le radici, solide nei paesaggi, nei luoghi – scenario delle gioie e delle tempeste dell’esistenza. Con un pensiero sempre proteso al futuro.
Sfogliando il libro, risaltano disegni originali, ad opera di autori vari, che si alternano ad alcuni versi e ne offrono un’interessante interpretazione grafica.
Scopriamone di più sull’autore e i suoi scritti nell’intervista di seguito.
Domenico Lauria, scrittore, al quarto libro pubblicato, ma nella vita ti occupi d’altro. Cosa ti ha spinto a scrivere poesie e un romanzo, lavorando più che altro con i computer?
Proprio nell’ultima frase che hai detto sta il segreto o la voglia di scrivere, perché quando qualcuno legge tanto, sente poi la voglia di dire quelle cose a modo suo, e dato che io faccio un lavoro prettamente automatico, al computer, la mente ha bisogno di evadere. Quindi questa è un’evasione dal mio lavoro statico, ma anche la voglia di dire quelle cose che ho letto, che ho imparato e che vivo, in una maniera mia, totalmente personale.
L’ultimo libro che hai scritto e che presenti oggi è una raccolta di poesie. Quali sono le caratteristiche? C’è una linea guida che lega i versi?
Questa mia raccolta si divide in quattro sezioni: la prima è rivolta agli affetti; la seconda è mirata al territorio, quindi alla mia città, alla mia regione, ma anche ad altri paesi della Basilicata; la terza sezione comprende svariati temi, attualità, temi forti come la droga; l’ultima sezione è un vezzo che mi sono permesso, e sono degli acrostici, ma senza nulla a pretendere perché non sono la mia specialità. Era soltanto perché ci tenevo a dare voce a quelle che sono le donne più importanti della mia vita, quindi mia moglie e le mie figlie.
Quattro libri, pubblicati con tre editori differenti tutti in Basilicata. Un tuo bilancio, secondo la tua esperienza personale, sull’editoria lucana…
Gli editori lucani possono essere definiti con una parola: coraggiosi. Sono delle persone coraggiose perché per delle piccole case editrici investire in perfetti sconosciuti è un rischio molto alto, però è un rischio che ci assumiamo anche noi scrittori perché, almeno per quello che mi riguarda, io ci ho messo del mio anche economicamente parlando, ritendendo opportuno investire su me stesso. Quindi coraggiosi loro ma coraggioso anche l’autore, in questo caso.
Progetti per il futuro?
Certamente, i progetti ci sono, le idee ci sono, sempre su tematiche differenti, perché avevamo pensato anche ad un libro di favole per i più piccoli, eventualmente dei concorsi da proporre in città o nei paesi della provincia, interagire soprattutto con scrittori che sono in altri comuni, e a testimonianza di questo stasera in sala c’è un giovane scrittore di Stigliano, Michele Ungolo. Inoltre ho già pronta la bozza di un nuovo thriller.