Non è la prima volta che il consigliere del Gruppo Misto, Giannino Romaniello, chiede che, “dopo notizie di stampa su fatture sospette, rincari anomali dei bilanci, su doppi incarichi per dirigenti, anche dell’Asp”, la regione faccia chiarezza sulla gestione dell’Avis regionale di Basilicata e l’assessore Flavia Franconi ne dia notizia in Commissione.
Già qualche mese fa Romaniello lo chiedeva nella consapevolezza che “fosse assolutamente doveroso, da parte del Governo regionale, affrontare la questione Avis in modo trasparente per il rispetto di quel patrimonio umano caratterizzato dalle svariate migliaia di volontari che con le loro donazioni di sangue garantiscono un’importante percentuale di donazioni in proporzione al numero dei nostri corregionali e in secondo luogo, se pur non per ordine di importanza, per la tutela della salute pubblica dei cittadini”.
Sulla vicenda Avis, il consigliere Romaniello ci ritorna con una interrogazione all’assessore alla sanità, in considerazione del fatto che precisa ” la situazione dell’Avis regionale di Basilicata si è ulteriormente aggravata, tanto che il vistoso calo donazionale mette seriamente in difficoltà le strutture sanitarie deputate alla tutela della salute pubblica. Si è arrivati al punto che – aggiunge Romaniello – l’Assemblea dell’Avis comunale di Potenza ha espulso i soci De Asmundis e Landro, rispettivamente presidente e tesoriere regionali, a causa della gestione poco trasparente del bilancio dell’Avis regionale 2013, dandone comunicazione alla Regione Basilicata”.
In considerazione della gravità della situazione che si è venuta a determinare, Romaniello chiede all’Assessore alla Salute Sicurezza e Solidarietà, Flavia Franconi, di sapere: “ se, nonostante la gravità della situazione segnalata dalla stampa, la Regione Basilicata ha erogato un contributo straordinario all’Avis di Basilicata pari a euro 420.000,00 per la ristrutturazione dei punti di raccolta sangue da accreditare, come dichiarato con una nota ufficiale della stessa Avis regionale; quali iniziative sono state assunte a seguito della comunicazione dell’espulsione del Presidente e del Tesoriere regionale dall’associazione legittimamente adottata dall’Assemblea dell’Avis comunale di Potenza, iniziative finalizzate a verificare la legittimità della rappresentanza del Presidente e del tesoriere dell’AVIS regionale nelle relazioni con la Regione”.
Romaniello chede ancora “per quale motivo la Regione Basilicata non ha provveduto a verificare, attraverso gli organi preposti, la correttezza e la congruità dei bilanci dell’Avis regionale 2013 e 2014 neanche a seguito delle segnalazioni a tale proposito dell’Avis comunale di Potenza e della stampa locale, visto tra l’altro che il bilancio dell’Avis regionale ha una consistenza di circa 4 milioni di euro, pari a più del doppio di tutte le altre associazioni di volontariato iscritte al registro regionale presso il Dipartimento Sanità e che l’Avis Basilicata gode di finanziamento pubblico in relazione alle attività donazionali svolte”
Il consigliere Romaniello chiede, altresì, di sapere: “Perché la Commissione tecnica regionale deputata alla verifica dell’accreditamento delle strutture trasfusionali ha accreditato le due autoemoteche acquistate dall’Avis Basilicata senza la verifica delle prescritte certificazioni, come successivamente segnalato dalla stampa locale che ha evidenziato addirittura la falsificazione dei libretti di circolazione dei mezzi, fatto su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Potenza”.
“Sono consapevoli – chiede infine Romaniello – l’Assessore alla Sanità e la Giunta regionale che il drastico calo delle donazioni a livello regionale ha portato alla perdita della Convenzione tra la Regione Basilicata e il Policlinico Umberto I di Roma, che pare abbia determinato una perdita di circa un milione di euro per mancate forniture di circa 5.000 unità di sangue, storicamente garantite, con gravissime conseguenze sulla operatività delle strutture sanitarie locali, tanto da causare difficoltà operative e gestionali il cui ultimo esempio riguarda l’approvvigionamento di sangue gruppo zero da altri territori?”.
Quanto denunciato da Romaniello sono tutte questioni delle quali più volte anche noi sulle pagine di “Ufficio Stampa Basilicata” ci siamo interessati, segnalando alla magistratura quelli che riteniamo possano essere reati, sui quali fare ovviamente le verifiche che si riterrà opportuno.
Ma ciò che più offende i donatori, quelli rimasti, è il fatto che due persone espulse dall’associazione sulla base di un provvedimento legittimo dell’assemblea continuino ancora a rimanere al loro posto, rappresentando nelle sedi più disparate, non ultime quelle giudiziarie, l’associazione.
Chiederemmo molto se l’invitassimo a fare un passo indietro soprattutto per rispetto degli iscritti all’Avis, anche perchè non lo farebbero. Ma che la Regione dia risposte sui problemi più volte denunciati e che sono oggetto dell’ennesima intrrogazione del consigliere Romaniello, questo si l’opinione pubblica lo pretende. Lo pretende soprattutto davanti al silenzio imbarazzante e vergognoso – ripetiamo questo termine – dell’Avis nazionale che fa finta di non vedere e non sentire in nome di un’autonomia statutaria che è diventata la foglia di fico per chi non vuole assumersi responsabilità.