Sia a Potenza che nei piccoli centri della provincia, i commercianti scendono in campo per promuovere iniziative per dare slancio al settore, che risente ancora della crisi che investe l’intero paese.
E’ questo il senso del commercio di vicinato, proposto per le festività natalizie dalla Confcommercio Imprese Italia di Potenza, che vede particolarmente attivi gli iscritti per creare anche un clima più accattivante il occasione del Natale.
E’ quanto sostiene Fausto De Mare, presidente della confederazione, facendo riferimento alle iniziative che vedono Confcommercio particolarmente attiva in particolare a Potenza per le luminarie, ad Avigliano e nella presenza alla Fiera del regalo all’Efab di Tito scalo, tradizionale appuntamento per gli acquisti di Natale.
Se non fosse per i commercianti – precisa Di Mare – in tanti centri piccoli e grandi non ci sarebbero nemmeno le luminarie. Quello in arrivo – sottolinea – è un Natale finalmente positivo, con una crescita complessiva dei consumi dell’1,3% rispetto allo scorso anno, grazie anche all’aumento dell’1,6% dell’ammontare delle tredicesime. Di conseguenza, la spesa per i regali (166 euro a persona)crescerà del 5% in più del 2014. Sono buone notizie, insomma, quelle diffuse dall’Ufficio Studi Confcommercio.
Un’analisi questa del presidente della Confcommercio di Potenza che fa riferimento ai dati economici relativi al settore che comunque risente ancora delle difficoltà economiche generali.
Certo, i livelli pre-crisi restano ancora lontani come confermano i dati considerato che i consumi saranno comunque inferiori del 3,5% sul 2008 e la spesa per i regali addirittura del 30% rispetto al 2009. Sul punto De Mare non si nasconde affermando che i dati parlano comunque chiaro. Vige comunque un cauto ottimismo poichè, anche se fragile, la ripresa c’è e l’incubo terrorismo non dovrebbe sconvolgere tutto, perlomeno nel breve termine. Secondo l’Ufficio Studi, infatti, nel secondo trimestre dell’anno in corso il reddito disponibile e i consumi sono cresciuti rispettivamente di 134 euro e di 65 euro rispetto al minimo toccato tra aprile e giugno del 2014, e se il trend in atto dovesse continuare si toccherebbero +435 e +460 euro rispettivi a fine 2016.
Simili dati trovano giustificazione anche nei provvedimenti contenuti nella legge di stabilità, grazie ai quali sono disponibili circa 5 miliardi di maggiori redditi da spendere in consumi. Tornando alle spese per il Natale, da sottolineare alcune percentuali interessanti: resta alta, il 73%, la percentuale di quanti prevedono una festa dismessa, anche se l’86% effettuerà regali. E se il 52,5% ritiene i regali una spesa piacevole, ad aspettare gli ultimi giorni per farli sarà il 37,3% contro il 47,3% nel 2014.
Vogliamo fare di tutto – dice De Mare – per creare un clima favorevole agli acquisti sempre attenti ad ogni esigenza dei consumatori rafforzando professionalità, consulenza e attenzione al rapporto prezzo-qualità.
Dunque commercianti più vicini alle esigenze dei cittadini per far si che gli stessi possano, grazie ad offerte convenienti, contribuire ad una più rapida ripresa dell’economia.