Fa discutere il progetto di realizzare sul torrente Gravina, a Matera, di una passerella per collegare i rioni Sassi alla Murgia materana. Critiche sono giunte dagli ambientalisti che ritengono che il progetto possa danneggiare l’habitat naturalistico.
Alla luce del dibattito in corso, il presidente del Parco, Pier Francesco Pellecchia, con una nota chiarisce alcuni aspetti della questione.
“Nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata 2007/2013 – Misura 313 “Incentivazione attività turistiche” è stata finanziata una proposta progettuale che ha come obbiettivo quello di rendere agevole e permanente il collegamento tra il Parco della Murgia Materana ed i Sassi.
Il nostro obiettivo – afferma Pellecchia – è quello di rendere fruibile ed accessibile il Parco e ci stiamo adoperando per realizzare in tutta l’area protetta un’adeguata rete di sentieri attrezzati e opportunamente segnalati anche con strumenti cartografici e tecnologicamente avanzati.
Questo collegamento tra gli antichi rioni e il Parco viene reso possibile mediante la realizzazione di una passerella pedonale di attraversamento del torrente Gravina che consentirà di scendere da Porta Pistola nel rione Sassi e di arrivare fino al Belvedere a Murgia Timone.
E’ indubbio, che tale percorso di collegamento tra i Sassi ed il Parco produce anche l’importante vantaggio di ridurre l’utilizzo di vari mezzi di trasporto per accedere al Belvedere. Non sarà più necessario effettuare un viaggio di circa 10 km in auto per doversi spostare di soli 100 metri in linea d’aria.
Pellecchia ricorda che nel Piano del Parco sono previste passerelle in legno per consentire l’attraversamento del torrente Gravina, e negli elaborati grafici di progetto dello stesso Piano del Parco è indicato uno specifico sentiero di collegamento tra i Sassi e Murgia Timone che prevede un punto di attraversamento proprio dove è stata prevista la passerella in legno in questione. Anche i Programmi Biennali per i Rioni Sassi, negli elaborati grafici che si riferiscono ai collegamenti pedonali tra Sassi e Altipiano Murgico, riportano chiaramente in vari punti, al di sotto di Porta Pistola, l’attraversamento della Gravina con passerelle pedonali.
Pellecchia, dopo aver ricordato le varie fasi che hanno portato alla definitiva approvazione del progetto, ne spiega le caratteristiche tecniche. “La passerella pedonale attrezzata in questione si compone di una passerella di un metro di larghezza in legno, sospesa a 8,5 metri dal torrente della Gravina, con balaustre in corda e cavi in acciaio che mantengano la stessa in sicurezza e che permettano un ancoraggio stabile alle pareti rocciose della gravina. Obiettivo primario è quello di realizzare un’infrastruttura che sia innanzitutto utile alla cittadinanza, anche nell’ottica della completa valorizzazione dei beni che contraddistinguono la città di Matera e che sia poco invasiva dal punto di vista paesaggistico ed architettonico”.
Per procedere alla realizzazione di un’opera conforme ad ogni parametro di vincolo paesaggistico e di sicurezza, sono state interpellate – precisa il presidente del Parco – tutte le autorità del caso e ottenute tutte le previste autorizzazioni.
“Una passerella nel Parco della Murgia Materana – conclude Pellecchia – vuole favorire una escursione consapevole e sostenibile, ricca di emozioni e sensazioni uniche alla vista e conoscenza delle bellezze naturalistiche e storico-culturali del nostro territorio. Una escursione nel parco che potrà essere effettuata solamente da ospiti consapevoli e competenti, in possesso di attrezzatura idonea. Del resto da che mondo è mondo i percorsi di trekking nelle aree protette sono frequentati da escursionisti rispettosi della natura e del territorio e non da masse di turisti frettolosi che molto spesso, distrattamente attraversano i vicoli dei centri storici sporcando e consumando. Insomma l’obiettivo dell’Ente Parco è puntare più sulla qualità che sulla quantità degli ospiti”.