Si è tenuta questa mattina, 20 novembre, nella sala Arturo Lacava del Museo Archeologico Provinciale di Potenza, la prima conferenza regionale sull’infanzia e l’adolescenza, dal titolo “La Basilicata dei bambini e dei ragazzi: tutele, prevenzione e promozione”.
L’incontro, strutturato in due parti, ha visto gli interventi di rappresentanti di istituzioni, associazioni, scuole, istituti medici.
Riportiamo di seguito la dichiarazione di Maria Antezza, Segretario Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.
“Nei miei intendimenti è che a questa prima conferenza possano seguirne altre, come appuntamenti a cadenza annuale, per verificare e riprogrammare di volta in volta il cammino da compiere insieme – ha dichiarato il prof. Vincenzo Giuliano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Basilicata – A questa conferenza abbiamo ritenuto di assegnare non uno ma due temi, che rappresentano il paradigma delle due facce della realtà che è di fronte noi e a cui noi tutti siamo chiamati a dare risposte e a fornire soluzioni”.
Il primo tema: “Un territorio modello per le nuove generazioni” vuole sottolineare che la Basilicata, in materia di buone opere a favore dei minori, non è all’anno zero. Al contrario sul territorio regionale operano, ormai da decenni, strutture di servizio che rappresentano delle eccellenze; che meritano di essere conosciute, pubblicizzate e prese ad esempio e che, in prospettiva, possono descrivere, nel loro complesso, quella rete di servizi che potrà proporsi come motore trainante di quello che deve essere il sistema regionale integrato di servizi per i minori e per le loro famiglie.
Il secondo tema: “Le Istituzioni vicino ai minori: un cantiere di buone opere”. Un tema questo di grande impegno politico-amministrativo, che guarda alla condizione attuale e ne osserva la struttura organizzativa delle Istituzioni pubbliche.
“Appare evidente – ha dichiarato il Garante – che in questa fase della costruzione del sistema previsto dall’ordinamento normativo, le tematiche emergenti si relazionano in funzione di due concetti di fondamentale rilevanza: il primo, la vicinanza, la prossimità, delle Istituzioni pubbliche a tutte le problematiche che interessano le nuove generazioni; la seconda, il modo di essere e di funzionare dell’intervento pubblico in questo vasto, problematico ma meraviglioso mondo, che si traduce in una prospettiva di programma; quella di voler costruire una struttura funzionale che vuole somigliare a un cantiere nel quale si realizzano opere buone e utili”.
Un sistema in cui si realizzi il disegno delineato nel vigente ordinamento e che consenta di guardare con speranza al futuro di ragazzi e ragazze in questa regione; un futuro nel quale della Basilicata si possa dire: “Regione modello per le nuove generazioni”, e ad ogni Comune lucano si possa riconoscere il titolo di “Citta/Comune dei bambini e dei ragazzi”.
Al Garante regionale è affidato il compito di assicurare l’attuazione dei diritti e degli interessi individuali e collettivi delle bambine, dei bambini e degli adolescenti; di favorire lo sviluppo di tutti gli aspetti della loro personalità e di affermare le loro pari opportunità, stimolando la rimozione di ogni tipo di diseguaglianza.
E il compito affidatogli dal legislatore regionale lo esercita sia nei confronti delle istituzioni pubbliche operanti sul territorio e sia delle organizzazioni e dei soggetti privati che operano nei servizi sociali; lo esercita a tutela dei minori ma anche delle loro famiglie; lo esercita nel rispetto delle competenze di ciascun interlocutore ma con l’autorità che gli viene dal rispetto dovuto alle responsabilità comuni e condivise.
Dall’analisi della situazione, tra quel che è stato fatto e il molto che è ancora da fare, rimane affidato alla volontà e all’impegno di ciascuno di noi la realizzazione di quella prospettiva nella quale si possa realmente fare della Basilicata un Territorio modello per le nuove generazioni e fare del sistema regionale integrato dei servizi sociali un grande operoso cantiere di buone opere.
Di seguito l’intervista al Garante, prof. Vincenzo Giuliano.