Ci sarà anche un tavolo tematico interamente dedicato a Matera 2019 fra quelli previsti nella fase di preparazione per la nascita di un ‘campus diffuso’ in grado di attivare l’elaborazione di un’offerta formativa coordinata con il sistema nazionale per costruire il complesso delle competenze digitali. Lo rende noto il direttore della Fondazione Matera-Basilicata2019, Paolo Verri, che ieri a Roma ha partecipato all’incontro “Un pensiero italiano per la formazione della competenze nel Digital Cultural Heritage” organizzata da DiCultHer, Digital Cultural Heritage School, nella sede della sede della Crui, l’associazione delle Università italiane statali e non statali.
“Con la rete Digital Cultural Heritage, Arts and Humanities, che aggrega oltre cinquanta organizzazioni tra università, enti di ricerca, scuole, istituti tecnici superiori, istituti di cultura, associazioni e imprese pubbliche e private – ha detto Verri – vogliamo costruire un percorso comune per l’approfondimento e la formazione della cultura digitale”.
Al termine della sessione pomeridiana sono quindi stati organizzati tavoli di lavoro finalizzati alla costruzione di una rete per la formazione delle competenze in materia di cultura digitale. I tavoli serviranno anche a preparare due specifiche iniziative: il concorso “Crowddreaming: i giovani co-creano cultura digitale”; la settimana delle culture digitali che si terrà dal 4 al 10 aprile 2016 in tutta Italia.
Dopo aver raccontato alla platea la centralità della cultura digitale nel dossier di Candidatura di Matera2019, Paolo Verri ha quindi presentato i tre temi che caratterizzeranno il tavolo di lavoro Matera2019 a cui parteciperanno i rappresentanti di 18 università italiane.
“Innanzitutto verrà realizzata un’analisi di benchmark fra le città italiane e di altri Paesi europei, con particolare attenzione per quelle con meno di 100 mila abitanti, per comprendere quali fra loro stanno adottando una strategia digitale in via prioritaria nella produzione e disseminazione di cultura e di identità territoriale. Il secondo tema riguarda la predisposizione di un bando finalizzato a individuare 15 ragazzi interessati a collaborare con i due progetti pilota di Matera2019, ovvero l’Open Design School e l’I-DEA l’Istituto demoetnoantropologico. A tal proposito un ruolo importante verrà ricoperto dall’Università degli studi della Basilicata, presente ieri a Roma, che sta già alacremente lavorando alla digitalizzazione di molti archivi regionali pronti ad essere la base cognitiva dell’Idea. Infine, la realizzazione di una struttura di supporto, in stretta collaborazione con l’Unibas finalizzata a monitorare Matera 2019 e Italia 2019 per verificare l’avanzamento dei progetti contenuti nel dossier di candidatura e il loro impatto sulle politiche nazionali”.
“Con questo appuntamento si é avviato il processo di costituzione della Scuola, con la formazione dei primi poli – ha detto il docente dell’Unibas, Aldo Corcella – tra cui uno, in via di definizione, che fa perno sull’Università della Basilicata, e che si occupa di ricerca e formazione nel campo dei beni culturali digitali”.
All’incontro romano presso la Conferenza dei Rettori italiani è stato presentato ufficialmente “Tg Culther, Il Telegiornale italiano delle Culture Digitali”. Dice Roberto Rizzo, coordinatore del progetto: “Sarà il tg delle università italiane e delle migliori istituzioni culturali nazionali per contribuire all’alfabetizzazione digitale in Italia, con un occhio particolare alla conservazione dei beni monumentali. Da questo concept nasce l’idea di legare il suo numero di lancio proprio a Matera 2019 e al suo fantastico territorio. Iniziativa molto apprezzata e che, da materano d’origine, mi ha dato una doppia soddisfazione”.
Scopo comune è rispondere al bisogno di formazione sulle competenze digitali da parte degli operatori dei settori patrimonio culturale, arti e scienze umanistiche, trasformare la domanda da potenziale ad attuale, ottimizzare il contesto di mercato, orientando le scelte politiche in Italia e in Europa sulla base delle più avanzate attività di ricerca e innovazione.
IL CONCORSO
Il concorso “Crowddreaming: i giovani co-creano cultura digitale” è indetto nell’ambito delle iniziative per la 1st Italian Week for Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School. L’organizzazione è a cura dell’associazione Stati Generali dell’Innovazione, che è uno dei primi firmatari dell’Accordo di Rete.
Il concorso _#igiovanicocreano_ è esteso ai giovani delle scuole elementari, medie e medie superiori italiane ed estere, che presentino le loro opere in lingua italiana. La registrazione deve essere effettuata entro la mezzanotte del 31 dicembre 2015. I partecipanti dovranno consegnare i loro elaborati entro la mezzanotte di venerdì 4 marzo 2016.
La premiazione dei migliori lavori e la selezione delle scuole ammesse alla fase successiva di costruzione del monumento digitale avverranno durante la 1st Italian Week for Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities – Settimana delle Culture Digitali dal 4 al 10 Aprile 2016. L’inaugurazione del monumento digitale avverrà a Ottobre 2016. Il concorso _#igiovanicocreano_ è esteso a tutte le scuole elementari, medie e medie superiori italiane ed estere. Il concorso #igiovanicocreano condivide gli obiettivi della 1st Italian Week for Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities – Settimana delle Culture Digitali e mira a: incrementare la consapevolezza diffusa dell’esistenza e del valore delle culture digitali; aiutare i ragazzi a orientarsi nell’oceano di opportunità delle nuove culture digitali; lanciare una comunità on-line, che funzioni come laboratorio permanente per la trasmissione generazionale di conoscenze e pratiche digitali verso i giovani, in particolare i ragazzi in età scolare.
Il bando di concorso si può scaricare QUI.