Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Nove anni di reclusione alla prof.ssa Colella dell'Unibas per concussione e peculato
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Cronaca > Nove anni di reclusione alla prof.ssa Colella dell'Unibas per concussione e peculato
Cronaca

Nove anni di reclusione alla prof.ssa Colella dell'Unibas per concussione e peculato

USB - Ufficio Stampa Basilicata 19 Ottobre 2015
Condividi
Condividi

Concussione e peculato: sono questi i reati, dei quali è stata riconosciuta colpevole dal Tribunale di Potenza la professoressa Albina Colella dell’Università di Basilicata, all’epoca dei fatti contestati  – dal 1999 al 2001 – direttore del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’ateneo lucano.
colella 2
Per questo motivo, il giudice Aldo Gubitosi, l’ha ondannata a nove anni di reclusione (cinque per la concussione e quattro per il peculato) , un anno in più rispetto a quanto chiesto dal Pm, e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
I reati, secondo l’accusa, sarebbero stati commessi nella gestione di un progetto di ricerca sulle risorse idriche in Val d’Agri. In particolare la Colella, secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe mal utilizzato i fondi europei che la Regione aveva assegnato per le ricerche,  chiedendo ad alcuni ricercatori la restituzione di parte dei compensi previsti, per circa cento milioni di vecchie lire. La somma sarebbe stata utilizzata per il pagamento di altri docenti ma gli investigatori non hanno trovato nessun riscontro contabile.
Tra l’altro, uno di costoro, interrogato durante il dibattimento, ha dichiarato di non aver mai ricevuto danaro.
Da parte sua, la Colella ha precisato di non essersi mai impossessata del danaro ma di aver messo a disposizione la somma per continuare le ricerche.
università di basilicata8
L’altro capo d’imputazione riguarda invece l’utilizzo di un gommone di proprietà dell’università che la Colella avrebbe utilizzato – di qui la condanna anche per peculato – ad uso personale, facendo la manutenzione del natante in Puglia. L’imputata ha giustificato questa scelta con la mancanza in loco di officine specializzate.
tribunale_potenza
Il tribunale non ha creduto alla sua tesi, sia per l’una che per l’altra vicenda e, come dicevamo, l’ha condannata a complessivi nove anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Il difensore della Colella, l’avv. Leonardo Pinto ha preannunciato appello.
 

Potrebbe interessarti anche:

La salma di don Antonio Meliante nella chiesa del Pantano

Senise, arrestato 48enne potentino fermato con cocaina e eroina

Maltempo, scuole chiuse nel Metapontino: allerta arancione

Carabinieri Potenza, duro colpo alla “banda dei catalizzatori”: arrestati 3 bulgari

La chiesa lucana in lutto, è morto don Antonio Meliante parroco del Pantano di Pignola

Tag albina colella, aldo gubitosi, Co, leonardo pinto, tribunale potenza, università di Basilicata
USB - Ufficio Stampa Basilicata 19 Ottobre 2015 19 Ottobre 2015
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Antonio Luongo risponde all'"ultimatum" di Pittella
Successivo Rassegna stampa Basilicata di martedì 20 ottobre 2015
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

La salma di don Antonio Meliante nella chiesa del Pantano
Domenica, 7 dicembre, i volontari dell’associazione Fiibrosi Cistica in piazza a sostegno della ricerca
Potenza: la descrizione di un nuovo Mezzogiorno con il sottosegretario Sbarra
Dossier infrastrutturali strategici: Bardi e Pepe dal ministro Salvini
Potenza: ritorna il festival del cinema “Visioni verticali”
Capodanno a Potenza: l’evento fantasma
Matera, Coez illuminerà il Capodanno 2025
Natale 2025 in Basilicata: tutti gli eventi
Il 3 agosto 2026 le carte d’identità cartacee non saranno più valide: ecco cosa fare. L’invito del Comune di Potenza
Senise, arrestato 48enne potentino fermato con cocaina e eroina
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?