Dal primo gennaio 2016 comincerá la seconda fase del partenariato tra l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù e il San Carlo di Potenza. Ciò avrá riflessi positivi su vari settori, a cominciare dal potenziamento dell’attività specialistica ambulatoriale senza escludere altre aree diagnostico terapeutiche per discipline ad alta complessitá pediatrica.
Sulla decisione il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, il prof. Vincenzo Giuliano, esprime la sua soddisfazione motivata dalla prospettiva di riuscire a dare risposte in loco alle esigenze di tante famiglie lucane, costrette oggi a una costosa migrazione sanitaria verso altri centri italiani, senza però privarsi delle figure principe attorno alle quali si è costruito in questa prima fase.
Intanto la Basilicata ha una legge per il sostegno proprio a quelle famiglie costrette ad affrontare spese ingenti per raggiungere centri ad alta specializzazione. A questo riguardo sono giunte al Garante alcune segnalazioni, da parte di familiari di disabili costretti a rivolgersi a strutture fuori regione, che lamentano l’esiguitá del contributo di 3200 euro all’anno, secondo quanto stabilito dalla recente legge regionale, presentata dal Consigliere Gianni Rosa e fatta propria dall’Assemblea.
Una legge considerata utile e necessaria, oltre che opportuna, promulgata in un momento di serie difficoltà non solo per i disabili, quanto per i loro familiari.
L’intervento in questa delicata materia, infatti, mira ad affiancare gli sforzi ed i sacrifici delle famiglie costrette a costosi spostamenti per raggiungere i centri d’eccellenza che hanno in cura i propri congiunti.
“Se questa vuole essere solo la prima fase, una sorta di approccio conoscitivo al problema, ben venga. Altrimenti la numero 25 resta una legge monca se non la si adegua dal punto di vista finanziario. 3200 euro sono ben poca cosa – dichiara il Garante – Occorre dunque modificarla e adeguarla guardando all’intero complesso dei bisogni che molte famiglie hanno, soprattutto quelle con reddito più basso. Sollecitiamo, inoltre, la giunta a pubblicare anzitutto le modalitá di partecipazione ai bandi per l’applicazione della legge stessa. E ciò in seguito alle pressanti segnalazioni che ci sono fino ad oggi pervenute.”
Per ora la legge 6 agosto 2015 n. 25 dispone, per l’anno in corso, di un budget di 200 mila euro, legato al numero di famiglie che accompagnano i propri figli fuori regione per le cure specialistiche legate a particolari patologie.
C’è pertanto da augurarsi che l’intera dotazione finanziaria sia rivista e adeguata ai reali bisogni.