Si sono svolti oggi a Potenza i funerali di Agostino Tarullo e Donato Gianfredi, le due persone scomparse tragicamente sabato 29 agosto durante la rappresentazione sul brigantaggio finita in tragedia per l’esplosione di un fucile di scena.
Una chiesa Don Bosco gremita di gente ha dato l’ultimo saluto ai due figuranti le cui spoglie sono state accolte dalle tante persone presenti e dalle numerose associazioni culturali che hanno partecipato alla funzione religiosa con i costumi di scena.
Molte attività commerciali hanno abbassato le serrande per il lutto cittadino annunciato dal sindaco di Potenza Dario De Luca, presente al funerale insieme al presidente della Regione, Marcello Pittella.
“Dedichiamo loro una preghiera che ha due direzioni: verso il cielo e verso la terra per riempire di conforto chi piange una scomparsa imprevista e imprevedibile”, così Mons. Agostino Superbo, Vescovo di Potenza, ha iniziato l’omelia.
“La domanda spontanea che sorge soprattutto difronte alle scomparse imprevedibili è: dove sono ora? La risposta che ci offre la Fede è che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà”.
Il Vangelo scelto per la cerimonia è stato quello delle Beatitudini. “Pensavo a questi due fratelli che ci hanno lasciato – ha detto mons. Superbo – cercavano di dare vita e contenuti alla loro comunità ed ho pensato a questa beatitudine: beati i puri di cuore che vedranno Dio. Ci sono tanti aspetti della purezza di cuore: il cuore puro non cerca e non agisce per il proprio interesse ma per il bene comune, il bene di noi tutti, come diceva anche Papa Benedetto. Dio non considera il bene con l’occhio umano, per Dio non esiste piccola o grande comunità. Aver agito senza interesse personale per il bene di tutti significa vedere Dio”.
“Poi ho pensato a un’altra beatitudine: beati gli operatori di Pace – ha continuato il Vescovo – La Pace non è solo assenza di guerra, ma la costruzione di tessuti che portano la pace nei popoli, nelle piccole comunità, nelle famiglie. Quello che stavano realizzando Agostino e Donato erano azioni di pace che hanno riflesso nel cuore dell’uomo”.
“Beati i puri di cuore perché vedranno Dio, beati i costruttori di Pace che diventeranno figli di Dio. Eccoli Agostino e Donato, veri figli di Dio”.
Il sindaco di potenza, Dario De Luca, definendo Tarullo e Gianfredi “uomini nobili della nostra comunità”, ha dichiarato che il loro impegno dovrà continuare per onorare quello che facevano nel tentativo di recuperare le tradizioni.