Interrogativi ai quali si avverte il bisogno di dare risposte certe, contro un progressivo degrado dello stato della popolazione, soprattutto di quella parte più fragile ed esposta.
Su questo tema specifico si è svolto un incontro nell’ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, con la partecipazione di numerose associazioni del settore. In Basilicata la povertà relativa si aggira intorno al 31 – 32 per cento, mentre quella assoluta raggiunge il 16 – 17 per cento. Questi i dati di maggiore spicco di cui si è discusso, con l’intento di porre in essere misure risolutive, anche se minime, data la situazione del momento.
Presenti, tra le altre associazioni, la Caritas e Sefora Cardone, due punti di riferimento essenziali.
Evidenziata, in particolare, l’importanza di un collegamento tra mondo associativo e istituzioni con lo scopo di raggiungere un risultato apprezzabile per affrontare i nodi principali della povertà, considerata un obiettivo prioritario.
In Basilicata sarebbe estremamente necessario realizzare l’Osservatorio regionale sul disagio, cosa che rappresenta una esigenza imprescindibile ai fini della conoscenza del fenomeno e per attuare misure finalizzate.
Al centro del dibattito la famiglia, spesso costretta a vivere in gravi situazioni di emergenza. Per questo dare un sostegno alle famiglie, ha fatto notare il Garante, sarebbe una scelta giusta e in grado di affrontare il bisogno nelle sue varie componenti, con mezzi idonei.
Dunque la famiglia senza escludere il lavoro, che rimane il dato essenziale per dare risposte certe e favorire il superamento di quella grave marginalità alla base di tutto. Accanto a questi, sono stati affrontati altri temi a cominciare dal ruolo degli assistenti sociali con riferimento a un’adeguata formazione degli operatori.
Questioni che saranno discusse in occasione di un incontro in programma il 12 giugno, anche in vista di un’assemblea a carattere regionale con la partecipazione delle principali componenti del mondo associativo.