Viene definito cyberbullismo, con un termine di moda. In realtà si tratta di atti offensivi della dignità dei ragazzi, posti in essere spesso dagli stessi compagni di scuola o di giochi, tramite Internet. Offese spesso gratuite che finiscono per colpire la dignità dei più giovani, ma che viaggiano sulla rete quotidianamente.
Per contrastare questi metodi dei quali spesso ci si serve per insultare o danneggiare il compagno di scuola, specie poi con l’uso di mail, messaggi, chat e altri canali, il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza in Basilicata, il prof. Vincenzo Giuliano, ha sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Associazione “Il cielo nella stanza” presieduta da Nino Cutro.
In un incontro si è convenuto sulla molteplicità di fatti e di comportamenti, apparentemente ingenui, ma destinati molto spesso a tradursi in una serie di aggressioni che da Internet si trasferiscono tra i banchi della scuola e dalla scuola alla società. Al mondo dei giovani e giovanissimi fino a lasciare tracce ben visibili. “Sicchè appare quantomeno non più rinviabile – afferma Giuliano – un lavoro da condurre in sintonia con il mondo dell’associazionismo per ottenere risultati di un certo rilievo e scongiurare le conseguenze del bullismo destinato ad avvalersi di internet e delle moderne tecnologie, alla portata dei giovani.
Nel caso dell’Associazione “Il cielo nella stanza” la collaborazione con il Garante deve tradursi in una raccolta di informazioni e di elementi capaci di disegnare un panorama il più possibile completo delle situazioni in atto, facendo leva su scambi di punti di vista ed esperienze attinenti al pianeta giovani.
Previste attività comuni per mettere a fuoco la portata del fenomeno e contrastarlo adeguatamente, considerata peraltro la particolare natura dell’associazione stessa, che punta a esercitare un’azione a vasto raggio sia per combattere il bullismo, sia per favorire una costante presa di coscienza da parte dei giovani e, loro tramite, anche per gli adulti.