Lo ha sottolineato il Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano, al termine della sua audizione in commissione consiliare in cui, appunto, è in corso un’approfondita analisi di questi temi.
Il ruolo da attribuire a bambini e ragazzi, nell’ambito del nuovo Statuto, dovrà preferibilmente interessare i vari settori legati alle dinamiche che sono tuttora oggetto di approfondimento: dal diritto allo studio, ad un buon rapporto con la società, allo svago, senza escludere ovviamente la lotta a tutte quelle forme striscianti di certa pubblicità orientata a considerare i minori elementi della società dei consumi. Se non proprio un ingranaggio di questa catena.
Il prof. Giuliano ha richiamato, inoltre, l’interesse della stampa e dei media perché una svolta significativa si registri proprio nella stesura dello Statuto regionale che dovrà – ha ribadito – sottolineare i valori dai quali trae spunto l’educazione dei nostri bambini e dei ragazzi. Importante che la politica e le istituzioni si collochino su questo versante con assoluta convinzione.
Il Garante ha incontrato in questi giorni forze dell’ordine e operatori del settore impegnati ai vari livelli a contrastare il bullismo, considerato un rischio da non correre che offende i più giovani e getta discredito sulla scuola, trasformata non una sola volta in teatro di comportamenti negativi.
Se bullismo vuol significare prevaricazione, corsa alla conquista di primati inesistenti, incapacità di controllare certe forme subdole di competizione occorre che la scuola e le istituzioni siano in grado di prevenire e di contrastare tendenze del genere. Pena un inarrestabile decadimento.