In Basilicata quasi mille bambini sono ospiti delle Sezioni Primavera, i pre asili che accolgono la prima infanzia di età compresa tra i due e i tre anni. Figli di genitori che, prevalentemente, sono impegnati in attività lavorative destinate a protrarsi per un lungo arco di tempo nella giornata.
A questa popolazione infantile sono dedicati molti sforzi: il Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Giuliano, chiede infatti alla Regione una nuova legge sul “sistema socio educativo integrato dei servizi per la prima infanzia” in modo da dare risposte certe a tutti i responsabili delle Sezioni stesse.
Un incontro con gli operatori ed i responsabili di queste realtà si è svolto nella sede del Garante, all’interno del Consiglio regionale della Basilicata.
Sollecitata una risposta da parte della Regione in ordine sia ai contenuti della legge stessa, sia ai tempi di emanazione dei bandi che debbono essere pubblicati, si sottolinea, entro e non oltre la fine del mese di luglio di ogni anno. Ciò allo scopo di consentire una idonea programmazione degli interventi e delle varie attività, affermano a loro volta Filomena Briamonte, dell’Associazione “Gioca Giocando” di Sant’Arcangelo e Mariangela Ruggeri legale rappresentante della cooperativa sociale “Divertimente” di Matera.
Si tratta in effetti della richiesta di un vero e proprio riordino della normativa che regola il sistema socio educativo dell’infanzia con riflessi inevitabili sul mondo dei bambini e sul rapporto con le strutture del settore.
Tema di primo piano, questo, anche a parere del Comitato servizi all’Infanzia di Basilicata che, nell’occasione, ha ribadito la necessità di reintegrare i fondi del 2007, tagliati in seguito alle limitate disponibilità finanziarie pubbliche.
L’esigenza del riordino è determinata peraltro dalla necessità di evitare che le sezioni primavera, gestite dagli enti pubblici, si trovino nella paralisi, come è accaduto quest’anno.
La richiesta consiste nell’anticipazione del quaranta per cento delle somme dovute. Il saldo deve avvenire alla conclusione della gestione del servizio. Il che serve a garantire anche gli enti pubblici, ai fini dell’attività.
In particolare la nuova legge sul sistema socio – educativo consentirebbe di accedere alle risorse finanziarie attribuite alla Regione dal Fondo di Coesione-ODS per l’obiettivo infanzia. Si tratta di 7 milioni di Euro disponibili per la prima infanzia.