Venerdì 6 novembre 2020 – Facendo seguito alle segnalazioni dei Comuni di Stigliano, Accettura e Oliveto Lucano che hanno evidenziato odori sulfurei nella zona, probabilmente legati alle estrazioni petrolifere, l’assessore regionale ed Energia, Gianni Rosa, ha sollecitato l’Arpab a predisporre al più presto un piano di monitoraggio della qualità dell’aria.
“Ho già disposto verifiche – ha affermato l’assessore Rosa – da effettuare con un mezzo mobile.
Allo stesso modo con l’Arpab monitoreremo tutti i Comuni della concessione Tempa Rossa, dando priorità ai Comuni che hanno segnalato specifiche problematiche.
Non è la prima volta – prosegue Rosa – che i Sindaci lamentano la sussistenza di cattivi odori nell’aria. Pur non essendoci limiti legislativi nazionali a questo tipo di emissioni, stiamo lavorando d’intesa con la giunta Bardi per intervenire sui limiti soglia con norme regionali e modificando il regime delle autorizzazioni, al fine di tutelare la salute delle comunità interessate ed evitare il più possibile ogni forma di disagio”.
Sui problemi che si registrano nel Centro Olio di Tempa Rossa interviene anche il Consigliere regionale del M5S, Gianni Perrino.
“È ormai chiaro a tutti che – afferma – il sistema di monitoraggio delle emissioni non ha alcuna efficacia nello scongiurare il ripetersi di eventi ‘anomali’. È ormai diventato un esercizio stucchevole quello di richiedere spiegazioni che, troppo spesso, sembrano pezze male assortite per rattoppare strappi sempre più pronunciati. Basta semplicemente osservare l’ultima risposta dell’assessore Rosa ad una nostra interrogazione sui superamenti dei limiti delle emissioni dei termodistruttori del Cova di Viggiano, per avere la plastica rappresentazione dello sterile meccanismo di controllo sugli sforamenti. Nell’incredibile groviglio di autorizzazioni integrate ambientali e delibere, ai gestori degli impianti basta semplicemente comunicare gli sforamenti per evitare sanzioni.
Ecco perché è più che mai urgente l’attivazione di un sistema sanzionatorio da mettere in moto ogni qualvolta si verificano questo genere di sforamenti. Il tutto per salvaguardare in maniera seria e responsabile il diritto alla salute di quelle popolazioni che convivono, loro malgrado, con le estrazioni petrolifere.
Il Movimento 5 Stelle ha da tempo depositato una proposta di legge il cui precipuo obiettivo è quello di introdurre limiti emissivi agli idrocarburi non metanici (NMHC) e all’idrogeno solforato (H2S).
La proposta è stata depositata lo scorso maggio, ma non è stata minimamente presa in considerazione dalle commissioni consiliari competenti. L’assessore Rosa, oltre al solito tentativo di buttarla in caciara, nei primi giorni di ottobre ha annunciato l’elaborazione di un disegno di legge per l’indicazione dei valori soglia e il monitoraggio delle emissioni odorigene in particolare degli idrocarburi non metanici.
Non è dato conoscere le tempistiche di questo percorso, ma – conclude Perrino – è chiarissimo che non c’è più tempo da perdere. Al fine di dare uno slancio alla discussione abbiamo richiesto l’iscrizione della proposta di legge al già mastodontico ordine del giorno del prossimo consiglio regionale.
Si avvii al più presto questa discussione e, se è vero che il dipartimento sta elaborando un testo con lo stesso intento, si trovi una sintesi per provare quantomeno a correre ai ripari”.
Foto di copertina: Basilicata 24