Nel rivolgere l’augurio per il nuovo anno, il presidente del Consiglio Regionale, Francesco Mollica, ricorda l’impegno assunto all’inizio del suo insediamento “di ritrovare la consapevolezza per riscattare, insieme, la dignità, la sicurezza e la fiducia”.
“In questo anno – afferma – ho ritenuto necessario lavorare con tutti gli strumenti per cercare di trovare un antidoto alla sfiducia. Lavorare con impegno verso chi ha più bisogno, con il riconoscimento doveroso del merito, ristabilendo l’equità tra le generazioni e non negando a nessuno l’opportunità di crescere come persona.
So bene – precisa – che queste parole, soprattutto in bocca ad un politico, vengono vissute come vuota retorica, forse anche con fastidio. Perché le parole non possono essere disgiunte dai comportamenti personali e collettivi, dalle scelte che siamo chiamati a governare. L’obbiettivo che ho voluto perseguire è stato quello di lavorare per far diventare il Consiglio regionale una casa di vetro, soprattutto grazie al dialogo continuo con la comunità. Il nostro compito di rappresentanti dei cittadini è quello di umanizzare la pubblica amministrazione, di risolvere i problemi attraverso indirizzi che guardino contemporaneamente al bene comune e alla correttezza dell’operato”.
Mollica ricorda alcuni dei provvedimenti adottati dal Consiglio Regionale, tra i quali l’ulteriore riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica e dell’indennità di funzione, con un risparmio di 325mila euro all’anno, e destinato più soldi per dare lavoro ai giovani.
“Naturalmente – precisa al riguardo – il mio non vuole essere un inno all’autoreferenzialità di una classe politica che in alcuni casi non ha saputo dare una buona prova di sé, ma un riconoscimento della politica del fare.
La Basilicata, a differenza di altre, si conferma Regione virtuosa, avendo iniziato questo percorso già dal 2012 quando a livello nazionale sono state le indennità dei consiglieri regionali.
Un atteggiamento di grande responsabilità che con piacere va sottolineato e che conferma i buoni auspici forieri di un positivo clima, volto a inaugurare una nuova stagione politica fondata sul dialogo e nella quale si subordini qualsiasi interesse politico all’interesse primario della Basilicata”.
Gli altri temi ai quali il Consiglio Regionale ha rivolto particolare attenzione quello delle donne e la loro battaglia contro la violenza di genere e dei migranti.
” Gli sforzi fatti in questi anni per raccogliere le testimonianze dei nuovi lucani migranti va sostenuto e incentivato per quello spirito di solidarietà vera che da più parti ci è arrivata come momento autentico di un sentimento di profondo legame con la propria terra.
Il fenomeno della nuova emigrazione – ricorda Mollica – impone alcune riflessioni e richiede l’implementazione di misure che riportino questi ragazzi nella loro terra d’origine arricchiti di un bagaglio culturale e professionale. Il mio auspicio è che i più giovani riescano a trasformarsi in promotori economici, culturali e turistici della nostra Regione utilizzando al meglio risorse ed opportunità nuove.
La questione migratoria chiama in causa la nostra capacità di programmare il futuro delle società, comprendendo e governando la profondità di trasformazioni cui saremo inevitabilmente soggetti. Bisogna lavorare dunque per sensibilizzare i cittadini lucani aiutandoli a sconfiggere quella paura della diversità che domina i paesi occidentali.
Un augurio a tutti: singoli cittadini, associazioni, lavoratori, imprenditori, istituzioni presenti nel territorio regionale. Un pensiero e un augurio a tutti i lucani emigrati in ogni angolo del mondo.
Il migliore augurio non può che essere di ritrovarci nel nuovo anno sempre più come comunità consapevole. Consapevole di dover contrapporre alla crisi le potenzialità che ciascuno è in grado di mettere al servizio della comunità. Consapevole che anche i piccoli cambiamenti possono contribuire a grandi risultati.
Permettetemi però – conclude il Presidente del Consiglio Regionale – di concedere uno augurio in particolare. E lo vorrei rivolgere ai giovani, perché il futuro sia migliore del presente; perché questa società pare si sia scordata di loro. Siete il futuro, e al futuro si guarda sempre con speranza”.