Giovedì 10 giugno 2021 – L’Istituto Tecnico Tecnologico di Villa d’Agri vince il Leone d’Argento per la Creatività 2020/ 2021 della Biennale di Venezia. Il Leone d’Argento è un premio assegnato a progetti aventi come finalità lo sviluppo nelle scuole della creatività applicata nel campo delle arti e della conoscenza quali strumenti utili a diffondere valori alti di responsabilità civile e solidarietà umana.
Le scuole Italiane sono invitate ad elaborare progetti creativi finalizzati a sperimentazioni laboratoriali di natura artistica, coreutica, teatrale, musicale e digitale. I progetti, originali ed in lingua italiana, potranno ispirarsi a qualsiasi disciplina (arti visive, architettura, cinema, musica, teatro, danza, ecc.) ed essere realizzati con qualsiasi tecnica.
La Biennale di Venezia ha valutato con particolare interesse il laboratorio Creative Lab Med_Accademia del Mediterraneo come progetto da cui emerge una spiccata sensibilità per il mondo virtuale e per le pratiche della didattica a distanza applicate ad attività incentrate sull’alfabetizzazione emotiva.
Il prestigioso premio è stato assegnato nell’ambito del Concorso Nazionale categoria Scuole per il progetto “Creativelabmed- Piccola Accademia della Creatività del Mediterraneo”, curato dall’associazione Accademia del Mediterraneo, fondata dalla docente Antonella Marinelli, dal visual Artist/direttore artistico Silvio Giordano e dal professore Gennaro Curcio. Si tratta di un progetto nato in collaborazione con la Cattedra Jacques Maritain “Pace e dialogo tra le culture e le religioni del Mediterraneo” e l’Istituto Tecnico Tecnologico di Villa d’Agri (PZ) e basata sui temi della pace e dell’inclusione dell’altro che ha portato, dal 2017 ad oggi, alla realizzazione di momenti culturali e laboratori creativi.
Il Leone d’Argento è stato assegnato per i laboratori transmediali come “Integration”, che si sono sviluppati come un corso intenso di visual art che ha permesso agli allievi di sperimentare i linguaggi della arti digitali realizzando dei ritratti multimediali che integrano parti dei volti dei cittadini del mondo con il tessuto sociale della Basilicata. Una frammentazione di volti e identità del nuovo millennio.
Anche il linguaggio cinematografico ha concorso all’assegnazione del premio della Biennale di Venezia. “Il cinema è stato un importante strumento innovativo per l’alfabetizzazione emotiva delle nuove generazioni – spiegano i promotori del progetto – difatti nel mese di maggio 2020, durante il lockdown, è stato prodotto un cortometraggio internamente realizzato sulla piattaforma Zoom”. Il cortometraggio, dal titolo Mondi Possibili, è stato diretto da Silvio Giordano e scritto e sceneggiato da Antonella Marinelli e ha visto protagonisti l’attore Fabio Pappacena protagonista del film assieme ai ragazzi dell’ITT di Villa d’Agri, della Fondazione Città per la Pace e della comunità Il Sicomoro che hanno dato vita ad un opera filmica unica nel suo genere.
Mondi Possibili è un cortometraggio intenso ed emozionale. L’attore Fabio Pappacena, nel ruolo del prof in Dad, offre uno spaccato forte del periodo pandemico che stiamo attraversando e lo fa con due monologhi che aprono e chiudono le voci vibranti dei nostri alunni. Le paure, la dolcezza, l’infanzia, l’inquietudine, ma su tutto i racconti e gli occhi vividi di speranza dei nostri ragazzi. Il nuovo mondo post pandemico va ricostruito partendo da loro, i ragazzi, gli unici che con i loro sogni possono offrirci un patchwork di Mondi Possibili, per l’appunto.
Il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, in occasione dell’assegnazione del premio, che è avvenuta a distanza a causa dell’emergenza Covid, ha dichiarato: “Tale progetto valorizza l’applicazione della creatività da parte degli studenti confermando una particolare attenzione per la stessa come impegno.”
“Questo premio – conclude Antonella Marinelli – è un riconoscimento importante per la Basilicata e per le scuole della provincia lucana, e mette in risalto l’importanza di percorsi formativi in cui cultura e creatività possono rappresentare un argine alla dispersione scolastica stimolando le indoli creative dei giovanissimi quali presupposti per la nascita di una vera Accademia della Arti “.
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