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Letto Matera | Bando assegnazione alloggi contestato da Sicet, Sunia e Uniat
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Attualità

Matera | Bando assegnazione alloggi contestato da Sicet, Sunia e Uniat

USB - Ufficio Stampa Basilicata 7 Maggio 2021
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Venerdì 7 maggio 2021 – I segretari provinciali di Matera Antonio Clemente (Sicet), Francesco Casertano (Sunia) e Angelo Antoniucci (Uniat) esprimono forti critiche sul bando pubblicato on line relativo, ai 113 alloggi di social housing denominato, “SOCIAL HOUSING CITTA’ DEI SASSI”.
Le precisano in una nota dopo averle illustrate nel coro di una teleconferenza con i Dottori Fabio Bastianelli e Paolo Fiore quest’ultimo, Manager del Fondo Esperia Fabrica SGR S.p.a. FINABITA dietro sollecitazioni delle OO.SS. degli Inquilini riferite, al “Bando” pubblicato on line relativo, ai 113 alloggi di social housing denominato, “SOCIAL HOUSING CITTA’ DEI SASSI”.

“Nell’ambito della teleconferenza – affermano Clemente, Casertano e Antoniucci – i segretari delle oo.ss. degli inquilini hanno esplicitato le loro considerazioni riguardanti, il contenuto del bando.

Per prima cosa abbiamo contestato la irritualità della pubblicazione del bando avvenuta, esclusivamente on line e non anche, a mezzo stampa, TV, e con gli appositi manifesti murali da affiggere nella città.
Tra l’altro, non risulta conosciuta la data precisa della pubblicazione del bando. La risposta ottenuta è che per loro, la pubblicizzazione del bando è stata del tutto regolare…!

La cosa poi contestata che rimane a dir poco singolare, e che porta a facili e scontate considerazioni è che, – denunciano i rappresentanti sindacali degli inquilini -uno dei criteri di preferenza delle domande (o richieste) sarà quella, dell’ordine cronologico di arrivo. Praticamente, solo coloro che posseggono un computer hanno “appreso” che era uscito il bando e gli altri? Sorge spontanea una considerazione, non è che quella modalità di pubblicazione fosse riservata agli amici degli amici?

Il dubbio – proseguono – si è rafforzato quando i dirigenti della società hanno affermato, che sono arrivate (dal 15 al 28 aprile) molte domande e, che avevano già avviato l’esame di quelle pervenute.

Altro particolare strano, sempre riferito ai criteri di valutazione riportato nel bando alla lettera c), rispondenza al Profilo di comunità e che ci sarà una valutazione alla lettera d) sulla base di colloqui conoscitivi e di condivisione.
Tra l’altro a parte le discrasie già emarginate, non è stato definito un punteggio da assegnare sulla base delle condizioni soggettive ed oggettive che sono alla base di tutti i concorsi d’assegnazione di alloggi popolari a tutti i livelli (edilizia sovvenzionata, agevolata e convenzionata).

Di contro invece, – affermano ancora Clemente, Casertano e Antoniucci – nel bando vengono richieste una serie (tra l’altro poco chiare) di notizie e risposte che poco o nulla, hanno a che fare con la verifica delle condizioni oggettive e soggettive che dovrebbero essere alla base di serie e puntuali valutazioni.
La risposta data dai dirigenti sopra menzionati è stata quella, che siccome loro (la società) è proprietaria decide come ritiene opportuno.
La controrisposta data dai Segretari delle oo.ss. è stata che non c’era nessuna ragione per cui è stato pubblicato il bando nel momento in cui di fatto, sic stantibus rebus, la società deciderà a chi dare le case in locazione.

Inoltre, gli altri argomenti che inducono a non condividere la tesi dei dirigenti è quella che ci sono precisi riferimenti legislativi nazionali e finanziamenti dello Stato che risultano disattesi e una ancora più grave è quello riguardante, l’accordo di programma del 23/01/2015 sottoscritto dal Comune di Matera e la Regione Basilicata che prescrive, come “obbligo di imporre al soggetto proponente” ex art. 8 lettera h) dove è riportato “omissis”, che deve essere garantita la informazione e la trasparenza.

A nostro parere, – si sostiene nella nota – non è stata garantita né la informazione né, la trasparenza della procedura stessa, tra l’altro, nel bando è stato riportato che il proponente (la società), si è riferita ai contenuti della L.R. n°24 del 2007 e però non si comprende, cosa è stato mutuato da quella legge.
Tra l’altro, e non è secondario, al punto 5 lettera e) del bando, quando si fa riferimento alla definizione di alloggio adeguato è stato preso a base, l’art. 3 della L.R. 19 novembre 1999 n°31 che è stata abrogato, dalla L.R. n°24 del 2007.
Inoltre, viene negata e non considerata, la possibilità da parte dei richiedenti di poter fare ricorso nel momento in cui a proprio parere, ce ne fosse la necessità nel caso, del mancato inserimento tra i 113 assegnatari o della esclusione.
Tradotto in pratica, è confermata la determinazione di dare le case a chi vogliono loro. Abbiamo inoltre fatto rilevare, riguardo la presentazione della propria situazione reddituale di cui al punto 3 da parte dei richiedenti che, mentre viene richiesta la documentazione reddituale del nucleo familiare (mod. 730, CUD UNICO, “ovviamente” quella dell’anno 2019 documentabile), tra i documenti da allegare poi, al punto 20 della domanda, viene richiesto, il reddito percepito dal nucleo familiare nell’anno 2020?

Ci siamo permessi di far notare la cosa ai dirigenti della società a titolo di informazione ma come risposta, è stato affermato che è giusta secondo loro, la contraddizione tra le due richieste. Ci si chiede cosa avverrà se non venisse modificato il bando. Nell’attenta lettura del bando, non si comprende se casuale o voluto permane a nostro avviso, una commistione e confusione, tra l’obiettivo di carattere sociale e culturale condivisibile e quello, che doveva essere distinto e cioè, quello del diritto e del merito dei richiedenti riferito esclusivamente alle condizioni oggettive e soggettive.

Inoltre in calce alla copiosa richiesta di notizie di natura discutibile e poco comprensibile dovrebbe essere riportato, un apposito spazio per la firma del richiedente ma, anche questo particolare è stato ignorato anche se, previsto al punto 8 della informativa del bando.

Per quanto solo in parte emarginato, – concludono Clemente, Casertano ed Antoniucci – si invitano coloro che dovrebbero essere i garanti del rispetto delle regole, in primis, i sottoscrittori dell’ACCORDO DI PROGRAMMA del 23/01/2015 e cioè la Regione Basilicata ed il Comune di Matera di disporre con urgenza alla Società- Fondo Esperia Fabrica SGR S.p.a. di emanare un nuovo bando che garantisca quanto prescritto nello stesso accordo. Ciò, per pari dignità e diritto della popolazione di Matera interessata alla richiesta di partecipazione diritti, che le scriventi OO.SS. degli inquilini si riservano, di far valere in tutte le sedi che saranno ritenute competenti e necessarie”.

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