Domenica, 5 settembre 2021 – Siamo andati a verificare in archivio: dal 2016 denunciamo, Presidente Pappaterra, la vergognosa situazione che perdura da anni a poche centinaia di metri dalla Catusa, uno degli angoli più belli del Parco del Pollino.
Una situazione vergognosa che viene denunciata anche da quanti, recatisi nella località, scoprono un immobile fatiscente, cadente, con infissi divelti, pericoloso per l’incolumità pubblica, nel quale gli unici ospiti sono le mucche che pascolano nella zona. Una volta era un albergo.
Presidente Pappaterra, a suo tempo chiamammo in causa anche il sindaco di San Giorgio Lucano, nel cui territorio la struttura si trova.
Nulla è stato fatto.
Nella zona campeggiano molti gruppi scout e tutti mi telefonano (sono anch’io scout e innamorato del Pollino) scandalizzati per quello che è un cattivo, pessimo biglietto da visita per chi raggiunge da San Costantino Albanese o da Terranova del Pollino la zona.
Sono tanti i turisti in escursione. Scandalizzati anche loro per lo scempio che incontrano.
Se non lo sa, glielo ricordo: quella struttura ora rudere pericolosamente, ripetiamo pericolosamente, cadente è stata ristrutturata più di una volta.
Con quali risultati lo può vedere dalle foto allegate all’articolo.
Foto che la dicono tutta, anche se non in maniera esaustiva, dello scandalo di una situazione che nessuno ha mai preso in considerazione. Neanche l’Ente Parco – e questo ci rammarica -che pure ha il compito primario di preservare l’ambiente e tutelare l’immagine di un patrimonio naturalistico che tutti c’invidiano.
E’ questo il motivo per il quale, Presidente Pappaterra, la gente è indignata davanti a tanto abbandono e disinteresse. Almeno in questo caso.
Forse non sa che quell’albergo (una volta tale, ripetiamo) è stato sempre privo di energia elettrica perchè – altro aspetto sconcertante di questa storia – gli ambientalisti contestarono che si potesse portarla con tralicci (quelli istallati ci sono ancora) e contestarono anche che la linea elettrica fosse interrata.
Nulla fu consentito per preservare – fu detto – l’ambiente.
Oggi neanche gli ambientalisti protestano per questa vergognosa (mi scusi se uso nuovamente questo termine) situazione che perdura da anni.
Siamo risaliti qualche giorno fa alla Catusa, sperando di trovare qualche novità. Purtroppo il nostro timore è stato confermato: nulla è cambiato, anzi tutto è peggiorato.
Le foto non sono bastevoli per documentare lo scempio che permane.
Ci vada Presidente Pappaterra. Ci permettiamo con il massimo rispetto, di consigliarle di andare anche con i Carabinieri Forestali perchè in questa situazione ci potrebbero essere gli estremi per avviare un’inchiesta.
Siamo in attesa di una sua risposta e soprattutto di un suo intervento risolutivo, convinti come siamo che lei prenderà a cuore questa situazione come fa per tante altre che interessano il nostro bel parco. Per tutelare l’ambiente, l’immagine del parco e della regione.
Buon lavoro, Presidente Pappaterra.