Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Letto Collusione, corruzione, traffico d'influenze illecite. Tre ai domiciliari: un noto avvocato, un politico e un finanziere
Condividi
Aa
Ufficio Stampa BasilicataUfficio Stampa Basilicata
Aa
  • HOME
  • CRONACA
  • AMBIENTE E TERRITORIO
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • SALUTE E SANITÀ
  • SPORT
  • CULTURA ED EVENTI
Seguici
© 2023 Ufficio Stampa Basilicata
Ufficio Stampa Basilicata > Blog > Cronaca > Collusione, corruzione, traffico d'influenze illecite. Tre ai domiciliari: un noto avvocato, un politico e un finanziere
CronacaIN EVIDENZA

Collusione, corruzione, traffico d'influenze illecite. Tre ai domiciliari: un noto avvocato, un politico e un finanziere

USB - Ufficio Stampa Basilicata 17 Ottobre 2019
Condividi
Condividi

Nel corso di una più vasta indagine (ancora in pieno svolgimento) – diretta dalla Procura della Repubblica e condotta dalla Polizia di Stato, Squadra Mobile di Potenza, Sezione reati contro la P.A. – riguardante reiterate ed illecite collusioni fra pubbliche amministrazioni, traffico di influenze illecite da parte di professionisti ed imprenditori in Basilicata, è stata data esecuzione, ad un’ordinanza applicativa di 3 misure cautelari personali degli arresti domiciliari, disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza nei confronti di Paolo D’Apolido, luogotenente·della Guardia di Finanza della Compagnia di Potenza addetto all’Ufficio “I” del Comando Regionale della G.d.F Basilicata, Raffaele De Bonis Cristalli, avvocato del Foro di Potenza e Biagio Di Lascio, geometra, già componente dello staff del Governatore della Basilicata Marcello Pittella, attualmente Consigliere Regionale, anch’egli indagato.

Questo primo ed iniziale filone d’indagine ha consentito alla Procura  di delineare – come si precisa in una nota stampa – un quadro indiziario di indubbia gravità a carico degli indagati, in relazione a condotte di corruzione, corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze illecite, reati commessi in un più ampio contesto di collusioni con Pubblici Ufficiali, capace di condizionare l’attività amministrativa della Regione Basilicata e di altre Pubbliche Amministrazioni.

In particolare, è emerso passaggio illegale di denaro del De Bonis, in favore  dei  due  coindagati, vuoi per ottenere, dal D’Apolito informazioni riservate, da utilizzare per scopi privatistici; vuoi per ottenere, dal Di Lascio, le necessarie entrature per condizionare lo sviluppo di procedimenti amministrativi riguardanti, per  quanto riguarda il caso oggetto di contestazione, una società facente capo all’imprenditore pugliese Vito Barozzi.

Durante l’attività d’indagine – che ha messo in luce un sistema di comunicazione fra gli indagati attraverso canali riservati – hanno assunto rilevanza investigativa i continui contatti telefonici ed i successivi incontri, tutti di persona, tra Biagio Di Lascio e e l’avvocato Raffaele De Bonis Cristalli e fra quest’ultimo e il D’Apolito durante i quali – si afferma in una nota della Procura della Repubblica – sono state versate dal legale somme di denaro contante destinate a remunerare gli indagati.

In sostanza, è emerso che l’avv. De Bonis Cristalli, oltre alla normale attività di assistenza legale nelle fasi contenziose, era divenuto il referente ed il tramite con le P.A. di una vasta cordata di imprenditori, fra i quali Vito Matteo Barozzi, che è amministratore della società COBAR S.p.a., già beneficiaria di un appalto di circa 100 milioni di euro in Basilicata, che si rivolgeva, in più occasioni, proprio all’avvocato De Bonis Cristalli per i diversi “affari” da portare a termine in Basilicata e non solo.

Tra gli affari della COBAR, la realizzazione dello “Schema idrico Basento Tronco di Acerenza” e, soprattutto, il pagamento dei lavori realizzati – invero con successive varianti – dalla citata impresa di Barozzi.

Dalle indagini è emerso che l’iter amministrativo relativo a tale pagamento risultava bloccato negli uffici della Regione Basilicata, motivo per il quale l’avv. De Bonis Cristalli richiedeva al Di Lascio – individuato in virtù del suo rapporto molto stretto con Marcello Pittella – di intervenire personalmente in modo da intercedere e caldeggiare lo sblocco della pratica riguardante il pagamento dei lavori in variante eseguiti dalla COBAR S.p.a.. Sblocco che effettivamente avvenne proprio in seguito dell’intervento di Biagio Di Lascio, di Marcello Pittella e  di altri soggetti.

In tale contesto, e proprio in occasione dei contatti finalizzati a sbloccare la pratica della COBAR, è stata documentata, anche visivamente, la consegna di 25 mila euro in contanti da parte dell’avvocato De Bonis Cristalli a Biagio Di Lascio, somma che sarebbe stata utilizzata – secondo l’accusa – per sostenere la campagna elettorale di Pittella.

Le indagini – alle quali, per questo aspetto, ha egregiamente collaborato nell’acquisizione dei riscontri, il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della G.d.F. di Potenza – hanno fatto emergere anche la condotta delittuosa posta in essere dal luogotenente della G. d. F. Paolo D’Apolito.

In particolare, costui, che era responsabile del delicatissimo Ufficio Informativo  della G.d.F in Basilicata, avrebbe fornito stabilmente all’ avv. De Bonis Cristalli atti e informazioni  riservate  relative  sia all’attività d’intelligence svolta dal suo Ufficio, sia ad indagini giudiziarie in corso, sia tratte dalla Banche dati in uso al Corpo.

In particolare, nel corso delle indagini, sono state documentate, anche visivamente, più consegne di denaro contante di De Bonis al D’Apolito per un ammontare complessivo di circa 10.000 euro.

Potrebbe interessarti anche:

Lauria, assaltato il bancomat della BPER: è il terzo in Basilicata in 10 giorni

Potenza. Capodanno 2025, prescrizioni e divieti per l’utilizzo di fuochi pirotecnici

Arresti caporalato nel Materano, il ruolo della Flai Cgil

Vigili del Fuoco Matera: concluso l’addestramento specialistico SAF sulla Murgia Timone

Sequestrati dalla Squadra Mobile di Potenza 13 chili di fuochi d’artificio illegali

Tag corruzione
USB - Ufficio Stampa Basilicata 17 Ottobre 2019 17 Ottobre 2019
Condividi su:
Facebook Twitter Whatsapp Whatsapp Email Copia il link Print
Precedente Pittella su arresti per corruzione e dossieraggio: "Certo della mia più totale estraneità ai fatti"
Successivo E' rottura tra Regione ed Eni.Chiesto incontro al Mise
- Ad -
Ad image

ULTIMI ARTICOLI

Iudicello (BCC) sulla chiusura delle Scale mobili di viale Marconi-Piazza 18 Agosto a Potenza
Bonus Gas. L’Adoc denuncia irregolarità non ancora risolte
A Lavangone il 6 gennaio il Concerto dell’Epifania
Basilicata, Sarli (APT): il bilancio di un anno di turismo
Potenza, Sigfrido Ranucci racconta il suo “Diario di un trapezista”
Potenza, il “San Carlo” al centro della rete regionale per la prevenzione cardiovascolare
A Pescopagano un calzoncello natalizio da guinnes lungo 54 metri
Potenza, campagna dei Carabinieri a scuola su pericoli artifizi pirotecnici
Basilicata, via libera della Giunta al disegno di legge sulle acque minerali
Lauria, assaltato il bancomat della BPER: è il terzo in Basilicata in 10 giorni
about us
Chi Siamo

Ufficio Stampa Basilicata, quotidiano di informazione online, è una Testata Giornalistica Multimediale iscritta nel Pubblico Registro della Stampa del Tribunale di Potenza n. 452 del 09/03/2015.
Contattaci: info@ufficiostampabasilicatait.trasferimentiaruba.it

Seguici anche su:

© Ufficio Stampa Basilicata
Welcome Back!

Sign in to your account

Hai perso latuapassword?