Mario Guarente – “Sono un giovane uomo di 35 anni, intermediario assicurativo nella vita e da dodici anni nutro una profonda passione per la politica”.
Valerio Tramutoli – “Sin dalla più giovane età sono stato sempre impegnato nei movimenti politici e iscritto ai partiti tutte le volte che me lo hanno chiesto, il che non è successo molto spesso in realtà” .
Si presentano così nella lunga intervista (LEGGI) Mario Guarente e Valerio Tramutoli, i due candidati a sindaco di Potenza che dovranno “scontrarsi” al ballottaggio.
Il 9 giugno sapremo chi sarà il nuovo sindaco di Potenza. Quello che, come ha dichiarato Tramutoli, “sceglieranno i cittadini”. È proprio così che il professore ha risposto alla nota del segretario cittadino del Pd, Donato Pessolano, che ha ufficializzato che al ballottaggio il partito sosterrà il professore. Una risposta che lascerebbe intendere che Tramutoli non gradisca apparentamenti per non “etichettarsi” con un partito, considerando la nascita della sua lista, frutto unicamente di sensibilità, passione e impegno di comuni cittadini. Guarente non la pensa diversamente e, nel dare per scontato che l’abbinamento Tramutoli-Pd sia cosa fatta, fa notare che questo conferma che nulla è cambiato da quella parte con i maggiorenti della sinistra scesi in campo per dare continuità – è il pensiero di Guarente – ad una politica che in questi anni ha creato più danni che altro. Tesi che i diretti interessati respingono, ricordando quando di buono è stato fatto sia a livello regionale sia cittadino.
Insomma, il dibattito, com’era prevedibile, si anima in questo scorcio di campagna elettorale con ciascun candidato sindaco impegnato a conquistare fino all’ultimo voto utile per sedersi al Palazzo di Città. Lo fanno ricordando il programma con il quale si sono presentati, chiarendo quale Potenza vogliono costruire.
In sintesi…
Per Tramutoli “Potenza deve tornare ad essere la città del lavoro e dell’innovazione… una città, che possa divenire punto di riferimento regionale ed extraregionale offrendo non solo servizi ma cultura, sviluppando nuove tecnologie, città della scienza”.
Per Guarente Potenza deve diventare “una città accessibile a tutti, più sicura. Una città veloce che possa più rapidamente collegare periferia e centro. Una città di eventi, aperta all’associazionismo, con un centro storico che torni ad essere il cuore pulsante di Potenza”.
Perché domenica 9 giugno i cittadini dovrebbero votare per Guarente o per Tramutoli?
Lo abbiamo chiesto ai diretti interessati che hanno risposto così.
Guarente – “Perché è fondamentale che dopo la vittoria alle regionali del centro-destra si dia lo stesso colore politico al Comune di Potenza per fare in modo che i diversi livelli istituzionali vadano nella stessa direzione Poi perché Tramutoli, insieme ad Andretta, rappresentano la stessa faccia della medaglia”.
Tramutoli – “Perché io e le persone che mi sostengono rappresentiamo, non da oggi, i valori della Costituzione, dell’antifascismo, dell’antirazzismo. Perché siamo quelli che credono che sia giusto che ogni cittadino italiano, e non solo del nord, debba godere di uguali diritti”.
La parola ora agli elettori.