Il controllo è stato autorizzato per tutti i vini a denominazione di origine e identificazioni geografiche della Basilicata per il prossimo triennio. Si tratta sostanzialmente di una riconferma che attesta la qualità del lavoro svolto dall’Ente camerale in una serie di attività, sia di verifica documentale (su tutte le aziende coinvolte nella filiera) sia di controlli ispettivi (a campione) per verificare il rispetto di quanto stabilito dai disciplinari di produzione e dal Piano dei controlli.
L’azione dell’Ente camerale si protrarrà dunque per la Docg Aglianico del Vulture Superiore, la Doc Aglianico del Vulture, la Doc Matera, la Doc Terre dell’Alta Val d’Agri, la Doc Grottino di Roccanova e l’Igp Basilicata.
«Questa designazione premia il serio e impegnativo lavoro svolto negli ultimi anni e ci carica di responsabilità, in un settore estremamente delicato come quello vitivinicolo – sottolinea il presidente della Cciaa potentina, Michele Somma -. Come sempre, cercheremo di attuare questa funzione a tutela del mercato e dei consumatori, sostenendo i nostri produttori a fare sempre più e meglio in tema di tracciabilità documentale, mantenendo il rispetto pieno dei disciplinari».
Sempre in tema enologico, l’Ente camerale potentino gestisce inoltre la Commissione di Degustazione dei vini a denominazione di origine della provincia di Potenza, curando le operazioni di prelievo dei campioni da sottoporre poi all’esame chimico fisico da parte di appositi Laboratori autorizzati e all’esame organolettico da parte della Commissione di Degustazione.