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Economia

Numerosi esercizi commerciali a Potenza non espongono i prezzi

USB - Ufficio Stampa Basilicata 21 Giugno 2018
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Abbiamo verificato che numerosi esercizi commerciali potentini non osservano le disposizioni in tema di esposizione dei prezzi di vendita secondo quanto stabilito dal D. Lgs. 84/2000.

Lo sostiene in un comunicato stampa Canio D’Andrea, presidente dell’Adoc Basilicata.

Perché è tanto importante esporre il prezzo di ogni merce in vendita? Perché si tratta di un elemento fondamentale di quello che possiamo definire il “contratto di compravendita”: il commerciante propone un prezzo, al quale quel prodotto deve poter essere acquistato.

Quando il prezzo è indicato in maniera inequivocabile e con chiarezza, il negoziante è costretto ad applicarlo e il consumatore è tutelato contro eventuali comportamenti disonesti.

Inoltre l’esposizione dei prezzi rende il mercato più trasparente e favorisce una corretta concorrenza, dalla quale chi acquista può trarre vantaggi: infatti, se ha la possibilità di confrontare agevolmente i prezzi dello stesso prodotto messo in vendita nei differenti negozi, il consumatore può operare la scelta che gli conviene di più e i negozi che praticano i prezzi più convenienti sono premiati.

È un’innata ritrosia che spinge molti commercianti a mantenere un così rigido riserbo sui prezzi che, per legge, dovrebbero invece essere esposti, e in maniera chiara e inequivocabile, su ogni prodotto in vendita!

Da qualsiasi motivo sia dettato, questo comportamento illegale è purtroppo ancora molto diffuso.

Esporre, come disposto dalle norme, chiaramente i pressi di vendita consente al consumatore di confrontare agevolmente i prezzi dello stesso prodotto messo in vendita nei differenti negozi così da consentire al consumatore di operare la scelta che gli conviene di più e i negozi che praticano i prezzi più convenienti verranno premiati.

Vi è anche un aspetto psicologico, che gioca a sfavore dell’acquirente, se il prezzo viene occultato: quando si entra in un negozio, perché interessati a un oggetto del quale non si conosce il costo, ci si sente poi un po’ obbligati all’acquisto, anche se in realtà non ci sembra conveniente. Ma chi è costretto a entrare per chiedere un prezzo dovrebbe essere consapevole che il contratto di compravendita era zoppo, e quindi dovrebbe sentirsi ancora più libero del solito di non acquistare, specie se la richiesta del commerciante è troppo elevata o se la stessa merce è messa in vendita a prezzo inferiore in un altro negozio.

Oltretutto – conclude D’Andrea – siamo vicini al periodo dei saldi estivi per chi ancora ci crede, ed esporre i prezzi ci consente di verificare se effettivamente i prodotti che da inizio luglio saranno offerti in saldo sono veramente scontati.

NOI ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI NON CREDIAMO PIU’ A QUESTA FARSA!

Tutto ciò premesso la scrivente Associazione, tramite il presidente Canio D’Andrea, chiede l’intervento di tutte le autorità competenti, a cui la presente è indirizzata, di verificare la corretta applicazione del dettato del D. Lgs. 84/2000.

A supporto della prova contraria si allegano alcune immagini di merce senza l’apposizione del prezzo di vendita.

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