Nuovo Governo e ruolo del Presidente della Repubblica, elezioni regionali, Pittella bis, De Luca bis, fiducia maggioranza: sei domande al sindaco di Potenza, Dario De Luca.
Sindaco, il Governo dopo tre mesi dal voto è fatto. Cosa pensa del ruolo che ha avuto il presidente Mattarella e cosa pensa della nuova squadra di Governo?
Questa mattina, in occasione del discorso per la Festa della Repubblica, ho ringraziato il presidente Mattarella per il ruolo di garante della Costituzione che ha avuto. Un ruolo assolutamente complesso in un momento così difficile. Ho apprezzato molto la sua fermezza e la sua determinazione nel far valere quelle che sono le sue prerogative. Sono convinto che il suo sia stato un ruolo importante e fondamentale per riuscire a risolvere nel migliore dei modi quella che stava diventando una vera e propria crisi politica.
Sulla composizione del nuovo esecutivo dico che ogni volta che nasce un Governo credo che ci sia in tutti la speranza che faccia bene per il Paese. Talune promesse prive di copertura di bilancio, però, mi danno qualche preoccupazione. Ma sono convinto che da un lato i vincoli della finanza pubblica dall’altro la vigilanza del Presidente della Repubblica, faranno si che le riforme avverranno sempre nel rispetto dei conti pubblici.
A livello locale quale pensa che siano le azioni e i cambiamenti che il nuovo Governo apporterà?
Sicuramente depone bene l’istituzione del Ministero per il Sud. Penso che il Mezzogiorno debba rimanere una delle priorità dell’agenda nazionale perché il problema del Sud è un problema importante che richiede un rapido e concreto intervento. Mai come in questo periodo il calo demografico ha raggiunto livelli così preoccupanti. C’è quindi bisogno di nuove opportunità di lavoro ed io mi auguro che il Governo sappia mettere in campo politiche finalizzate soprattutto a creare occupazione. Noi sindaci, che viviamo a diretto contatto con i cittadini e con le reali esigenze della popolazione, siamo pronti ad offrire la massima collaborazione al Governo affinché si creino le condizioni generali per generare nuovo lavoro.
Tra qualche mese i cittadini lucani torneranno al voto per le elezioni Regionali: che situazione immagina?
Sicuramente va tenuto ben presente quello che è accaduto il 4 marzo. Anche in Basilicata c’è stato un forte voto di protesta che può essere interpretato come una importante tappa di cambiamento. Alla luce di questo penso che i partiti tradizionali, se non vorranno essere travolti anche nella prossima tornata elettorale regionale, dovranno avere la capacità di cambiare. Di cambiare non solo registro ma anche e soprattutto organigramma. Il voto delle politiche ha evidenziato una protesta non solo verso il sistema partitico ma contro una certa classe dirigente che da troppi anni è sulla scena politica.
Cosa pensa di un possibile Pittella bis? Appoggerebbe la ricandidatura dell’attuale governatore?
Ho avuto modo, in questi quattro anni, di collaborare con il presidente Pittella. Una persona per bene, una persona con il senso delle istituzioni che mi è stata vicina nel momento più difficile della mia amministrazione, nel momento, cioè, del dissesto. Nutro una grande stima nei suoi confronti: ha dimostrato di avere molte capacità. È un uomo alla guida di un gruppo ed ha necessità anche lui di fare i conti con il risultato del 4 marzo. Credo che il presidente abbia oggi la necessità di trovare attorno a sé una squadra rinnovata, capace di dare una nuova prospettiva politica alla nostra regione ed evitare di farla cadere in mano ai populisti. Marcello Pittella è a mio giudizio l’unico esponente del PD in grado di reggere la competizione. Per quello che ho detto prima, l’eventuale appoggio alla sua candidatura non potrà che dipendere dal progetto di governo e, cosa non secondaria, dalla qualità della squadra che metterà in campo, ovvero dalla concreta proposta di rinnovamento della classe politica.
Ha portato la città fuori dal dissesto. Ha annunciato in diverse occasioni che terminata l’attuale amministrazione lascerà la politica. Conferma questa dichiarazione o è possibile qualche ripensamento?
Io non sono un uomo di partito. Non ho partiti alle mie spalle e sono quindi libero da vincoli di qualsiasi genere. Credo di avere fatto il mio dovere come sindaco di Potenza e credo di averlo fatto, in tutta coscienza, bene. Credo di aver dato alla mia città quello che Potenza si aspettava da una persona come me: una persona, cioè, libera da vincoli partitici. Ad oggi resto dell’opinione che terminato il mio mandato tornerò a svolgere la mia attività professionale.
Che garanzie sente di avere dall’attuale maggioranza fino al termine della legislatura?
Con il presidente Pittella e con la maggiorana che mi ha sostenuto, abbiamo realizzato una serie di riforme che hanno bisogno di essere assestate. In particolare, per quanto riguarda la raccolta differenziata, abbiamo bisogno adesso di realizzare l’impiantistica. Con il presidente Pittella abbiamo messo in campo diverse attività che potrebbero concretizzarsi in questo anno. Mi aspetto quindi che la maggioranza continui a sostenere, coesa, l’azione amministrativa perché bisogna consegnare questi risultati alla città di Potenza, al prossimo sindaco e alla prossima giunta. Voglio precisare che questi sono risultati che non vengono a vantaggio di Dario De Luca o dell’attuale maggioranza: vengono a vantaggio dei cittadini. L’idea di realizzare l’impianto di compostaggio presso il depuratore delle acque di Potenza; l’idea di fare i centri di raccolta dei rifiuti; l’idea di sistemare le strade della città mediante un sistema ordinato di interventi; la ristrutturazione dello stadio Viviani sia per l’adeguamento immediato per l’iscrizione al campionato di Serie C sia, con i fondi stanziati dal presidente Pittella, per l’ampliamento: tutte queste opere, che possiamo realizzare insieme, rappresentano un risultato importante da consegnare alla città. In questo anno bisognerà lavorare alacremente per realizzare tutti questi progetti e credo che la maggioranza non si sottrarrà a questo obiettivo.