Sono stati dimessi dal reparto e avviati alla riabilitazione, a una settimana dall’intervento, i due pazienti ultraottantenni sottoposti ad impianto di una valvola aortica per via transapicale dall’equipe cardiochirurgica del San Carlo di Potenza, diretta da Giampaolo Luzi.
“La Tavi (Impianto valvolare aortico transcatetere) è una tecnica miniinvasiva – spiega Luzi, da due mesi primario della cardiochirurgia del San Carlo – particolarmente indicata per i pazienti anziani e ad alto rischio operatorio. Dall’apice cardiaco, viene introdotta una valvola biologica che si va a posizionare nella valvola aortica nativa. Si evita così di fermare il cuore e di ricorrere alla circolazione extracorporea. I tempi dell’intervento sono drasticamente inferiori a quelli di una tradizionale sostituzione valvolare, aggirandosi intorno all’ora. La combinazione di tutti questi fattori consente così di ridurre rischi per il paziente e tempi di degenza”.
“Le tecniche miniinvasive – commenta il direttore generale del San Carlo Rocco Maglietta – rappresentano in molti casi la soluzione più avanzata per le patologie cardiache. Il rilancio del Dipartimento del Cuore, che ha rappresentato dal primo momento del mio arrivo al San Carlo una priorità strategica, trova concretezza nella qualità che oggi siamo in grado di assicurare sui migliori standard della disciplina, che sempre più spesso vedono lavorare fianco a fianco chirurgi e interventisti in equipe integrate”.
Nei prossimi giorni è in programma un altro intervento di sostituzione di valvola per via transapicale. In questo caso, però, avendo già il paziente una valvola biologica, sarà adottata la tecnica valve-in-valve, con la nuova valvola che si andrà a posizionare all’interno della valvola precedentemente sostituita.