Le visite del segretario regionale dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti e del Presidente d’Onore di “Nessuno tocchi Caino”, Rita Bernardini, sono in programma lunedì e martedi prossimi.
Insieme ai rappresentanti radicali, visiteranno le carceri anche il consigliere regionale, Nicola Benedetto, e il presidente della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi. Non è esclusa la presenza del presidente della giunta regionale, Marcello Pittella.
Le visite – come in una nota precisa Maurizio Bolognetti – sono finalizzate “a dare continuità ad una lotta storicamente radicale, per ribadire il nostro impegno per una giustizia giusta e per carceri degne di un paese civile, per testimoniare con opere e azioni la nostra vicinanza all’intera comunità penitenziaria, per ribadire il nostro impegno in difesa dello Stato di diritto.
Oggi come ieri – afferma Bolognetti – resta di drammatica attualità quanto scritto nel novembre del 2011 dai direttori penitenziari del Si.Di.Pe:”Come Dirigenti Penitenziari, a capo degli istituti carcerari e degli uffici dell’esecuzione penale esterna, desideriamo che siano perfettamente chiariti gli ambiti delle nostre responsabilità di gestione, rispetto a quelle di quanti, facendosi schermo di noi, non ci pongono in condizione di svolgere il nostro lavoro con dignità, nell’effettivo rispetto delle leggi solennemente enunciate e quotidianamente violentate, ne tantomeno favoriscono la trasparenza dell’azione amministrativa e del vivere penitenziario”.
Nel far riferimento alla situazione delle carceri lucane, Bolognetti ribadisce che “dovrebbero far riflettere le parole pronunciate da Saverio Brienza, segretario regionale del Sappe, in una recente intervista a Radio Radicale: “La politica italiana si è fornita di strumenti legislativi che fanno davvero pensare a un sistema eccellente, ma poi, di fatto, noi non abbiamo a livello periferico gli strumenti, le risorse per poter agire nel rispetto della legislazione. Viviamo quotidianamente nel disagio, noi e la popolazione detenuta[…]Ogni carcere è una bomba ad orologeria…”.
Tutto questo per il segretario dei Radicali Lucani conferma che “oggi come ieri continuiamo a confrontarci con uno Stato incapace di rispettare la sua legalità, il suo dettato costituzionale; incapace di rispettare i principi contenuti nella Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e nella Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, che sono stati ridotti a “verbose e vuote dichiarazioni meramente ordinatorie”.
Dopo aver ricordato che “le nostre patrie galere, putrido percolato di una giustizia in bancarotta, continuano ad essere luoghi di tortura, ma senza torturatori”, Bolognetti precisa che con la visita alle carceri lucane si vuole Visiteremo una volta di più le carceri lucane per ricordare a noi stessi e a tutti che il nostro paese continua a violare l’art. 3 della CEDU che recita: “nessuno può essere sottoposto a tortura o a trattamenti inumani e degradanti”.
Visiteremo i penitenziari lucani per ricordare a noi stessi e a tutti che da troppo tempo il nostro paese viola l’art. 6 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo: “Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole”.
La questione giustizia era e resta una delle più grandi e irrisolte questioni sociali di una democrazia fattasi “democrazia reale”.
Le carceri del nostro paese, per dirla con Marco Pannella, – conclude Bolognetti – continuano ad essere un “consistente e allarmate nucleo di nuova shoah”, luoghi di tortura per Agenti di Polizia penitenziaria e per detenuti. Tutto questoè testimoniato dalle centinaia di suicidi di detenuti che abbiamo registrato in questi anni e dalle decine di suicidi di agenti.In carcere si continua a morire, così come si muore a causa di una malagiustizia che si fa negata giustizia per imputati e vittime, per detenuti in attesa di giudizio e vittime di reati.
Nel pomeriggio di lunedì, alle 16, conferenza stampa di Bolognetti e Bernardini, al Tourist Hotel di Potenza. Tema:” Il crimine più grave è stare con le mani in mano”