Mercoledì 31 dicembre 2025 – La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del processo nei confronti dell’imprenditore Donato Macchia, patron del Potenza Calcio, ritenendo infondare le accuse in base alle quali era stata avviata l’inchiesta.
Ne dà notizia l’avv. Francesco Ciampa, Capo Ufficio Legale del Gruppo Macchia.
Di seguito la sua nota.
““Lo scorso ottobre, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha richiesto l’archiviazione del procedimento penale a carico del Rag. Donato Macchia, patron del Potenza Calcio e titolare dell’omonimo Gruppo di imprese leader nel settore delle rinnovabili in Basilicata, ritenendo infondata l’accusa di turbativa d’asta originariamente formulata nei suoi confronti per la partecipazione ad una gara svoltasi nella capitale nel 2020, volta all’assegnazione di un lotto di terreni messi a bando da ISMEA (l’Istituto dei Servizi per il Mercato agricolo e Alimentare).
La richiesta di archiviazione- prosegue il legale – giunge al termine di un lunghissimo iter procedimentale, caratterizzato da evidenti problematiche di competenza territoriale.
Per anni il fascicolo è stato trattenuto presso la Procura di Potenza, nonostante l’incompetenza di quest’ultima fosse stata accertata da ben tre autorità giurisdizionali, nell’ambito di un procedimento cautelare avviato nel 2022 e culminato con una sentenza della Suprema Corte di Cassazione del 2023, che ha categoricamente smentito ogni assurda illazione di prossimità dell’imprenditore alla criminalità organizzata.
Solo sul finire del 2024 gli atti sono stati trasmessi da Potenza alla competente Procura capitolina, che ha potuto finalmente procedere a una compiuta valutazione del caso, accertando – anche grazie all’enorme mole di documentazione messa a disposizione dalla difesa del Macchia, che ha ricostruito l’intera storia imprenditoriale del suo Gruppo – l’insussistenza di qualsiasi presupposto per esercitare l’azione penale.
La decisione – conclude l’avv. Ciampa – rappresenta il doveroso riconoscimento della totale estraneità del Rag. Macchia ai fatti contestati e pone fine a una situazione di stallo, protrattasi per un tempo ingiustificatamente lungo, che ha impedito la tempestiva definizione del procedimento e, di conseguenza, ingiustamente attentato – anche a causa della risonanza mediatica della vicenda – alla reputazione dell’imprenditore lucano, oggi, definitivamente, ristabilita.”
Foto di copertina: Donato Macchia

