Giovedì 18 dicembre 2025 – A Tramutola ha avuto luogo il convegno dal titolo “Uno sguardo sul lago”. fortemente voluto dal WWF regionale e dal nucleo operativo Alta Val d’Agri e dalle associazioni ambientaliste, grazie alla supporto della locale amministrazione, attenta e sensibile alla tematica.
Focus dell’incontro lo stato dei fatti sull’inquinamento dell’invaso del Pertusillo e dei suoi affluenti , ponendo l’accento sui possibili risvolti, presenti e futuri, che questo comporta, sottolineando altresì la necessaria tutela della risorsa idrica più importante della Vald’Agri.
“La nostra volontà – hanno spiegato i rappresentanti del WWF regionale – è quella di divulgare quanto più possibile informazioni importanti per le comunità.
Nel lago del Pertusillo, secondo due studi, uno condotto da ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e l’altro effettuato dal professore Giovanni Laneve, docente di ingegneria aereospaziale dell’università La Sapienza di Roma, emerge un dato allarmante: nell’invaso è presente il petrolio.
Questo dopo la fuoriuscita dai serbatoi avvenuta nel 2017. Parliamo, secondo quanto
dichiarato da Eni, di circa 400 tonnellate.
L’accertamentodell’inquinamento del lago viene supportato da studi di carattere
scientifico, il secondo, la relazione del professore Laneve, realizzato anche in sinergia con l’Istituto Superiore di Sanità. ARPAB continua a smentire questi dati e pertanto – si precisa in una nota – noi continueremo a divulgare ciò che emerge da questi studi, richiedendo agli organi preposti di alzare l’attenzione sul tema e di dare delle risposte ai cittadini. E’ necessario un intervento di bonifica del lago”.
Ma è fondamentale attenzionare anche gli affluenti che si immettono nella diga.
Sul tema è intervenuto il Sindaco di Tramutola, Luigi Marotta, evidenziando “la
situazione del collettore dell’impianto di depurazione, presente sul territorio, che da anni non è collegato.
Il rischio di grave inquinamento del fiume Agri e conseguentemente della diga del Pertusillo è tangibile. Da tempo – denuncia Marotta – la nostra amministrazione ha sollecitato la Regione e gli Enti preposti ad intervenire con urgenza.
Nel contempo ho richiesto un risarcimento per i danni che lo sversamento dei reflui
sulle nostre sponde dell’Agri sta generando alla mia comunità”.
