Giovedì 18 dicembre 2025 – La decisione della Commissione europea di eliminare lo stop alla produzione dei motori termici e ridurre al 90% (prima al 100%) l’obiettivo di taglio delle emissioni di Co2 al 2035 nei regolamenti comunitari, è destinata ad avere ripercussioni sull’intero comparto automotive.
“Finalmente l’Europa prende coscienza dei disastri che i rigidi provvedimenti presi in precedenza hanno provocato sull’intero settore – afferma il segretario generale della Fismic-Confsal Basilicata, Pasquale Capocasale (foto di copertina).
“E’ da anni che denunciamo, come sindacato autonomo, la scelleratezza delle norme approvate a livello europeo e questo ravvedimento di Bruxelles, quanto mai opportuno, rappresenta un primo passo verso la direzione che, come Fismic, abbiamo sempre auspicato. Una decisione che, tuttavia, non riteniamo ancora sufficiente, ma che permetterà alle case automobilistiche di potersi organizzare al meglio”.
Ripercussioni si avranno anche sul mercato e, quindi, anche sui cittadini-clienti. “
Avranno più certezze facendo uscire l’intero comparto automotive da quel quadro negativo nel quale era piombato – spiega Capocasale -. Le case costruttrici, inoltre, avranno maggiore flessibilità e capacità organizzativa senza avere sul capo le ‘spade di Damocle’ rappresentate dalla rigidità dei precedenti provvedimenti europei”.
Il percorso di ripresa dell’intero settore è ancora lungo.
“Un primo passo in questa direzione è stato fatto – conclude il segretario generale della Fismic Basilicata.
Riteniamo, tuttavia, che si può e si debba fare ancora di più. La neutralità tecnologica deve continuare ad essere il nostro mantra e non molleremo fino a quando l’Europa non accetterà questa richiesta. Le case costruttrici possono raggiungere il risultato prefissato dalla Commissione europea sviluppando tecnologie alternative frutto di ricerca e innovazione.”
Capocasale (Fismic): Bene il ravvedimento europeo sui motori termici”
