Una regione cerniera che collega tre delle più grandi regioni del Mezzogiorno, ancora alle prese con l’annoso tema della mobilità. È questa la descrizione offerta dalla Cgil che ha parlato di una Basilicata marginalizzata rispetto alle principali reti di trasporto nazionale ed europeo.
Durante una conferenza stampa che si è svolta a Potenza il segretario regionale Fernando Mega e quello della Filt, Luigi Diletta hanno evidenziato i settori che rappresentano le criticità più significative.
In un quadro complessivo che vede le principali arterie lucane con cantieri perenni tra opere che scontano evidenti ritardi e nuovi interventi, dal sindacato hanno elencato le problematiche principali che non rendono adeguati i servizi in regione per quel che concerne i settori del trasporto su gomma e ferro.
Sul primo si registrano servizi onerosi e spesso inefficiente che si riflettono su una domanda debole e sulla dispersione territoriale, un problema associato ad affidamenti andati deserti e incongruenze tra tempi e distanze e mancanza di dati sui flussi di passeggeri.
Sulla rete ferroviaria invece dalla Cgil hanno sottolineato come il servizio sia inadeguato con solo il 10% dei comuni serviti da ferrovia, tra questi solo il 4% è a doppio binario.
Una Basilicata connessa è una Basilicata competitiva – hanno concluso Mega e Ditella – sperando che sia arrivato il tempo della visione, della responsabilità e delle scelte coraggiose.

