Nella ricorrenza del 60° Anniversario della morte, la Polizia di Stato di Potenza ha ricordato la Guardia Scelta del disciolto Corpo di P.S. Vito Zaccagnino – Medaglia d’Argento al Valor Civile, con la deposizione, da parte del Questore Raffaele Gargiulo, della corona di alloro fatta pervenire dal Capo della Polizia – Direttore Generale della P.S..
La sera del 16 novembre 1965, Vito Zaccagnino transitando davanti una gioielleria del centro storico di Potenza ed accorgendosi che all’interno si stava consumando una rapina, interveniva tempestivamente. Nel conflitto a fuoco che ne derivava veniva raggiunto da due colpi di arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata dal rapinatore. Morì poco dopo durante il trasporto in ospedale. Lasciava una giovane moglie e due figli adolescenti, Angelo e Donata. Il Presidente della Repubblica l’11 maggio 1966 gli conferì, alla memoria, la Medaglia d’Argento al valore civile quale “…Luminoso esempio di generoso sacrificio e di assoluta dedizione al dovere”.
Alla cerimonia commemorativa, che si svolta dinanzi alla lapide commemorativa posta all’interno del cortile della Caserma della Polizia di Stato intitolata al Caduto, hanno presenziato il Prefetto di Potenza Michele Campanaro, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Luca D’Amore e della Guardia di Finanza, Col. Massimiliano Tibollo, l’Assessore Michele Beneventi in rappresentanza del Sindaco del Capoluogo ed i familiari di Zaccagnino.
Presente anche una rappresentanza del personale della Polizia di Stato della Questura e delle Specialità e dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato – Sezioni di Potenza e Melfi con il labaro.
Agli onori, resi dal Questore sulle note del “Silenzio” di ordinanza è seguito un momento di raccoglimento e preghiera officiato da Padre Alberto Rosciano, Parroco della Chiesa Santa Maria del Sepolcro di Potenza.
Al termine della commemorazione è stata allestita una mostra con materiale fotografico, messo a disposizione dagli eredi, risalente al giorno dei funerali di Vito Zaccagnino e con parte dei messaggi di cordoglio pervenuti alla famiglia dalle massime Autorità Istituzionali dell’epoca.

