Martedì 18 novembre 2025 – La delicata contingenza che sta vivendo da mesi l’agricoltura lucana, stretta nella morsa tra i costi di produzione in aumento e i sempre più evidenti effetti del cambiamento climatico, richiede un impegno forte da parte di tutta la politica regionale per assicurarne la tenuta e lo sviluppo; un impegno che passa necessariamente dal rispetto di quanto previsto da una delibera, votata all’unanimità da tutti gli assessori appena qualche giorno fa, per stanziare oltre 30 milioni di euro al fine di garantire le esigenze finanziarie del settore agricolo, forestale e zootecnico”.
Lo sottolinea il presidente della Copagri Basilicata, Nicola Minichino a margine dei lavori del Tavolo Verde regionale, durante il quale si è discusso del bilancio previsionale 2026 della Regione Basilicata, che andrà approvato entro la fine del mese.
“Tale impegno di spesa non costituisce una richiesta discrezionale, ma rappresenta la copertura di obblighi già assunti dalla Regione verso lavoratori, imprese e territorio per spese strutturali e servizi essenziali e rappresenta un prerequisito non negoziabile per la tenuta e lo sviluppo dell’agricoltura lucana”, rimarca il presidente, invitando l’assessore all’agricoltura Carmine Cicala a “mantenere gli impegni verso il territorio senza andare a indebolire la forestazione e il comparto zootecnico, né tantomeno toccare i canoni irrigui”.
“Particolarmente paradossale è la questione dei canoni irrigui; in una situazione di fortissimo disagio, infatti, legata alla vera e propria crisi idrica con la quale i produttori agricoli stanno facendo i conti ormai da anni, è impensabile mettere in discussione le fondamentali risorse necessarie a sostenere il costo dei canoni irrigui”, prosegue Minichino, ricordando che “nella scorsa annata oltre 20mila ettari di terreni hanno subito ingenti perdite produttive enormi proprio a causa della mancanza d’acqua” e invitando quindi la Regione a “vagliare ogni possibile strada per garantire lo stanziamento delle risorse previste”.
“Si può ragionare, ad esempio, sulla rimodulazione di alcuni capitoli di bilancio o sul possibile rinvio di progetti discrezionali non obbligatori, così da liberare risorse da indirizzare diversamente, oppure mettere mano all’avanzo di amministrazione 2025”, suggerisce il presidente della Copagri Basilicata, secondo cui “la gravità della situazione suggerisce anche di valutare l’anticipo dei fondi comunitari in arrivo il prossimo anno, tenendo sempre ben presente che una soluzione va necessariamente trovata”.

