Venerdì 14 ottobre 2025 – Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, già membro del Consiglio Nazionale dei “Club Pannella” iscritto Odg e Fnsi ha inviato una lettera aperta ai Comitati per il SI alla separazione delle carriere dei magistrati che riportiamo di seguito.
“Cari amici e amiche, compagni e compagne, colleghi e colleghe,
quanto avvenuto in queste ore racconta di un bavaglio a idee, contenuti e proposte, che si fa sempre più stretto e asfissiante.
Dal 4 novembre sto conducendo un’azione nonviolenta attraverso lo sciopero della fame.
Affermo, qui ed ora, che coloro che non vedono il contesto di antidemocrazia montante, nel quale siamo immersi, sono ciechi. A volte mi chiedo se siamo nel 2025 o nel 1925.
Di certo – ed è evidente e solare – siamo di fronte alla reiterata, prolungata, ininterrotta violazione dell’art. 294 del Codice Penale (leggetelo).
La censura praticata e l’olio di ricino distribuito a piene mani dal Servizio Pubblico radio-televisivo e non, nega alla radice ciò che dà sostanza, forza e contenuto alla parola democrazia: il diritto umano alla conoscenza.
Ci accingiamo a votare un referendum costituzionale e nei prossimi mesi – siatene certi – alcuni esponenti dei Comitati del No si inventeranno di tutto pur di rovesciare i pronostici, che al momento li vedono in netto svantaggio.
Del resto, nel 2010, pur non raggiungendo il quorum, il referendum abrogativo sulla separazione delle carriere fece registrare una schiacciante vittoria dei sì.
Detto che se anche cento Falcone si fossero schierati per il No alla separazione delle carriere dei magistrati, io avrei comunque votato Sì, io che dagli anni ’80 ho coordinato comitati referendari e raccolto firme; detto anche – e come noto al momento non è così – che se il 99% dei cittadini italiani fosse per il no, io voterei in ogni caso Sì, sottopongo alla vostra attenzione le vere parole pronunciate da Giovanni Falcone sulla separazione delle carriere dei magistrati.
La memoria di Falcone, ahimé, è stata sequestrata da alcuni per essere ridotta ad un innocuo santino.
Io che sono cresciuto a pane e “Non mollare” ricordo a me stesso che furono poco più di 10 i docenti universitari che non giurarono fedeltà al fascismo. Oggi, in questo XXI secolo è urgente e non rinviabile interrogarsi anche sul patente antifascismo di fascisti rossi, nel cui Dna viaggia un dato di preoccupante stalinismo, spesso inconsapevole.
Voterò Sì, non contro qualcuno, ma a favore di qualcosa che garantisce noi tutti: l’effettiva e certa terzietà del giudice.
Per parte mia – conclude Bolognetti -valuterò con attenzione se passare dallo sciopero della fame a quello della sete. Spes contra Spem”.

