Venerdì 31 ottobre 2025 – Sono stati il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca e la dirigente del Cpia (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti)  Giovanna Sardone a sottoscrivere il Patto educativo di Comunità, presentato nella sede del Centro provinciale per l’Istruzione degli adulti, in via Lacava. 
La firma del documento è stata anticipata dall’illustrazione del ‘Giardino Senza Confine’, realizzato dal progetto Dodai, grazie ai Servizi Sociali comunali e la coop. Il Salone dei Rifiutati. 
Presenti all’incontro Anna Grieco, assessore alle Politiche sociali, Federica D’Andrea, assessore all’Istruzione, Gerardo Nardiello, assessore all’Edilizia scolastica, Michele Beneventi, assessore all’Ambente, Giuseppe Romaniello, dirigente dell’Unità di direzione Servizi alla persona. Focus dell’appuntamento è stato un approfondimento sui modelli regionali in materia di poli per l’infanzia, modelli integrati per programmare una offerta di servizi all’infanzia coordinata e integrata. 
“E’ una delle azioni di collaborazione volte a promuovere iniziative che mettono al centro il benessere della comunità nella sua multidimensionalità, dando vita a una visione educativa comune” ha spiegato il Sindaco. “Uno strumento che intende valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze educative e le risorse del territorio, – ha sottolineato l’assessore Grieco – in stretta connessione con le istituzioni scolastiche, l’ente locale, i servizi sociali, le organizzazioni del civismo attivo e del privato sociale, configurando un presidio ad alta densità educativa, volto a contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, dell’abbandono scolastico e del fallimento formativo”.
“E’ stata una preziosa occasione per condividere finalità, impegni e prospettive comuni in favore della comunità scolastica e del territorio” le parole dell’assessore D’Andrea. 
Il Patto educativo di Comunità rientra tra gli obiettivi del Piano Sociale di Zona 2022/2024, in particolare per quanto concerne il contrasto alla povertà educativa attraverso la costruzione di una Comunità educante volta a garantire il benessere e la crescita psico-fisica e sociale degli studenti. 
“Una cornice di senso e programmatica, lo strumento per una nuova visione di comunità locale, capace di leggere i bisogni della comunità educante e di trarre suggestioni dai saperi presenti nel territorio e dalle azioni di alleanza tra scuola e territorio, in continuità con quanto attuato dal progetto ‘Get up’, mediante la sperimentazione di nuove di forme di partecipazione, socializzazione e aggregazione” ha evidenziato il dirigente Romaniello. 
“L’Amministrazione intende l’implementare i Patti educativi di Comunità, che individuano nella scuola, bene fondamentale bene della comunità, un ambito privilegiato per le possibili collaborazioni al fine di arricchire l’offerta formativa” ha concluso il sindaco Telesca.

Nel documento si legge che lo stesso è stato redatto in una logica di massima adesione al principio di sussidiarietà e di corresponsabilità educativa nel contesto territoriale di riferimento, configurandosi come uno strumento che favorisce e legittima l’incontro tra competenze e ruoli diversi, volto a: 
contrastare e prevenire i fenomeni della povertà educativa, dell’abbandono scolastico e del fallimento formativo, con particolare attenzione alle specifiche esigenze dei minori stranieri non accompagnati, dei giovani adulti e degli adulti frequentanti il CPIA;
valorizzare l’azione programmatoria e di pianificazione dei servizi di contrasto alla povertà educativa posta in essere dall’Ambito sociale del Comune di Potenza; valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze educative e le risorse del territorio, in stretta connessione con le istituzioni scolastiche, l’ente locale, i servizi sociali, le organizzazioni del civismo attivo e del privato sociale; configurare un presidio ad alta densità educativa.
I destinatari principali del Patto sono studenti che frequentano il CPIA di Potenza, con particolare attenzione alle specifiche esigenze dei minori stranieri non accompagnati, dei giovani adulti italiani e stranieri, degli adulti in percorsi di formazione e riqualificazione professionale, degli adulti in percorsi di invecchiamento attivo.
Ci si avvarrà:
● Osservatorio provinciale per i bisogni formativi della popolazione adulta;
● ‘Tavolo interistituzionale’ di coordinamento;
● Focus group tematici; 
● Incontri periodici di monitoraggio;
● Incontri pubblici di restituzione alla comunità.
Il Patto educativo di comunità ha una durata triennale, rinnovabile e rientra tra gli strumenti in capo al Distretto dell’Inclusione, quale luogo privilegiato per la concertazione territoriale degli interventi e di collaborazione interistituzionale multilivello, che esplica funzioni di programmazione, monitoraggio e valutazione del complessivo sistema integrato dei servizi sociali e sociosanitari.
Foto di copertina: firma del Patto Educativo di Comunità

 
		
 
                                 
                              
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		 
		