Venerdì 24 ottobre 2025 – No time to die (serie James Bond), 5 stagioni della serie tv di Imma Tataranni, Senza sangue ( film di Angelina Jolie), Pins and Needles (film con Omar Sy), The Chosen (sesta stagione), The Saint (di Martin Scorsese) Luce nella Masseria (filmtv) e si accingono a girare i loro film Mel Gibson (sequel di The passion) ed il grande Francis Ford Coppola.
Per Elisa- il caso Claps (miniserie tv), La notte più lunga (film di S. Aleandri) Il meglio di te (film di F. Cortese) e Poveri noi (film di F. Cortese).
L’elenco su riportato riguarda le produzioni cinematografiche e televisive che, negli ultimi cinque anni, hanno scelto la Basilicata per girare i loro film e serie.
Il primo elenco ricorda film e serie girati prevalentemente a Matera e qualcosa girato anche in Provincia. Il secondo, ricorda film e serie girati a Potenza e Provincia.
Passando ad analizzare il dato delle presenze turistiche (persone che arrivano in città e che pernottano per uno o più giorni) nei due territori, nel 2024 a Matera hanno soggiornato oltre 633mila viaggiatori, a Potenza 53mila. Negli ultimi cinque anni (2019-2024), ad eccezione del periodo Covid (2020-2021) il numero di presenze a Potenza è stato in media 1/10 di quello di Matera. Ovviamente non si considerano i semplici arrivi (il cosiddetto turismo mordi e fuggi) di cui non si dispongono dati certi altrimenti il gap sarebbe ancora più elevato.
Questi i numeri – afferma il vice presidente del Circolo culturale “La Scaletta” di Matera, Emilio Stasi – sono stati richiamati non per alimentare sterili campanilismi attraverso confronti che non dovrebbero avere senso ma ce l’hanno per le scelte che la politica continua a fare in maniera incomprensibile con gli strumenti della logica.
Ci riferiamo, ancora una volta, – afferma Stasi – al fatto che due presidi istituzionali – Lucana Film Commission e Agenzia di Promozione Turistica – nonostante i numeri citati non abbiano sede a Matera come avrebbero dovuto per statuto, almeno fino agli ultimi cinque anni, quando per sanare la questione si è provveduto ad ufficializzare lo spostamento a Potenza.
E’ logico ed accettabile che alla Città del Cinema – come ripetutamente viene definita Matera dai più alti rappresentanti istituzionali, ai vari livelli regionali, e che come set naturale ospita, da tempo immemore, grandi produzioni cinematografiche e televisive – è impedito di ospitare la sede legale ed operativa della LFC? Per di più in un momento in cui sembra nuovamente possibile l’insediamento in città di una sede distaccata del Centro sperimentale di cinematografia a partire dal 2026.
E’ altrettanto logico ed accettabile – si chiede Stasi – che, alla luce di incontrovertibili numeri sul peso turistico (9 a 1), l’Agenzia di Promozione Turistica sia stata di fatto trasferita da Matera?
Possibile che non si comprenda che si insiste in queste richieste non per pura rivalsa e perché si ritiene che ci sia stata una arrogante prevaricazione ma solo ed esclusivamente perché quei due settori sono connaturati al ruolo che la città si è data e poi, se non bastasse, si ritiene che ci siano i numeri a confermarlo?
Non si può poi, coerentemente con quanto appena espresso, non ribadire la richiesta del ritorno dell’ufficio cultura regionale a Matera come anche decisioni certe e continue per il regolare funzionamento della Biblioteca Provinciale favorendo così una gestione della stessa in grado di farne un presidio di iniziative culturali ad ampio spettro. Sarebbe un bel segnale in vista del 2026 quando la città sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo.
Un appello finale al Presidente della Giunta, al Presidente del Consiglio, agli Assessori ed ad i Consiglieri regionali. Nell’ottobre 2024 i consiglieri Marrese, Cifarelli, Verri, Vizziello e Bochicchio presentarono una interrogazione specifica proprio sui presidi appena elencati. L’invito a tutti è rileggere la risposta all’interrogazione.
La LFC è stata trasferita – questa la giustificazione – perché c’era l’unica rappresentante del Comune di Matera che non si è opposta al trasferimento. Altra motivazione che, stando a Potenza, era più a diretto contatto con la Presidenza. Di fatto quest’ultima è la ragione per cui anche APT ed ufficio cultura sono tutte attestate lì. Lo si afferma con chiarezza nella stessa nota richiamando le DGR che hanno stabilito il riassetto organizzativo. Con esse l’Ufficio Politiche per i sistemi culturali, turistici e la cooperazione è stato inserito tra gli uffici della Presidenza.
Inutili pertanto, dal punto di vista operativo, sono la pseudo sede legale del LFC ubicata a San Rocco (della quale non si parla neanche di personale) come anche di quella residua dell’APT (2 persone di ruolo e 2 collaboratori esterni). Nell’ufficio di Potenza il numero di personale è ben diverso come anche il ruolo.
Ci si augura che – conclude Stasi – il nuovo titolo conquistato da Matera per l’anno 2026 induca ad una riflessione ed ad un ripensamento sulle scelte fatte che, a nostro modesto parere, non sono improntate a politiche che tengono conto delle peculiarità e potenzialità dei territori.
Foto di copertina: vice presidente del Circolo culturale “La Scaletta” di Matera, Emilio Stasi

