Sabato 18 ottobre 2025 – Il consigliere provinciale Carmine Ferrone (Pd) – che si è già occupato nei giorni scorsi della chiusura notturna degli ATM Postamat – ha presentato una Mozione a tutela del diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della provincia di Potenza e richiesta di revisione del provvedimento di sospensione notturna degli ATM Postamat.

Nella mozione Ferrone chiede che il Consiglio Provinciale di Potenza impegni il Presidente della Provincia a:
1. Esprimere al management di Poste Italiane contrarietà e protesta per il provvedimento di spegnimento notturno degli ATM Postamat nelle aree interne e rurali della provincia;
2. Sollecitare Poste Italiane a sospendere immediatamente la misura e ad avviare un confronto con le istituzioni territoriali, sindacati e rappresentanti delle comunità locali per individuare soluzioni condivise che garantiscano la sicurezza senza interrompere il servizio;
3. Promuovere, in collaborazione con Regione Basilicata e Comuni interessati, iniziative di pressione istituzionale affinché venga garantita la piena operatività degli ATM postali 24 ore su 24;
4. Intervenire nei confronti del Governo nazionale tenuto conto che Poste Italiane è una società a partecipazione pubblica e pertanto deve attenersi ai principi di buon funzionamento della Pubblica Amministrazione:
5. Sostenere azioni volte a rafforzare la sicurezza degli ATM attraverso tecnologie avanzate di videosorveglianza e potenziamento dei controlli sul territorio, coinvolgendo forze dell’ordine e guardie giurate;
6. Tutelare il diritto di accesso ai servizi postali e finanziari nelle aree interne della Basilicata, riconoscendo l’importanza strategica degli uffici postali come presidi di coesione sociale e inclusione.
Nella mozione si premette che:
Poste Italiane ha disposto lo spegnimento notturno, dalle ore 19 alle ore 8,30, degli ATM Postamat di 44 Uffici Postali in Basilicata, di cui 23 uffici postali presenti nei Comuni della provincia di Potenza, tra cui Atella, Brienza, Castelgrande, Forenza, Lagopesole di Avigliano, Lavello, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Sant’Angelo di Avigliano, Tolve, Vietri di Potenza, Potenza Stazione Inferiore, Potenza 1, Baragiano Scalo, Potenza 4, Potenza 4, San Cataldo di Bella, Melfi 1, Potenza 6, Rionero in Vulture 1;
tale misura si traduce nella concreta interruzione di un servizio pubblico essenziale, suscitando notevole disagio e forte preoccupazione nelle comunità interessate e richiamando alla memoria le passate mobilitazioni contro la chiusura e la riduzione delle attività degli uffici postali;
nelle aree interne e nei piccoli comuni, dove la chiusura delle filiali bancarie , per effetto della “desertificazione bancaria”, è stata ormai diffusa, gli uffici postali rappresentano l’unico presidio finanziario e di accesso ai servizi essenziali finanziari per la popolazione;
il provvedimento è stato motivato dal rischio di danneggiamenti anche con materiale esplosivo degli ATM e di furti, fenomeni che non si possono certo negare (anche se molto limitati negli anni) ma che possono e devono essere affrontati con soluzioni alternative meno penalizzanti per i cittadini;
soluzioni quali il potenziamento della videosorveglianza, il rafforzamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine e delle guardie giurate potrebbero garantire la sicurezza senza privare i cittadini dell’accesso ai servizi;
il management di Poste Italiane avrebbe dovuto coinvolgere preventivamente le istituzioni regionali e comunali, al fine di valutare insieme modalità e interventi idonei a garantire sicurezza e continuità del servizio;
Inoltre si considera che:
lo spegnimento notturno degli ATM Postamat penalizza soprattutto le comunità a maggiore disagio socio-economico e isolate della provincia, limitando l’accesso a servizi pubblici essenziali e il diritto alla equità di trattamento con i cittadini di altre aree della regione;
la sicurezza non può essere garantita sacrificando il diritto dei cittadini all’accesso ai servizi primari quali quelli postali e finanziari.