Sembrava scritto il finale sulla vertenza dei lavoratori della Smart paper, società titolare per conto di Enel della gestione di contratti e forniture dopo il cambio di appalto e con la nuova commessa affidata all’associazione temporanea di imprese formata da Axcenture e Datacontact.
Dopo una prima fase che preoccupava i lavoratori in merito ai loro posti di lavoro e un incontro nella sede del dipartimento allo sviluppo economico con l’assessore regionale Franco Cupparo al margine del quale erano state date garanzie sulla tenuta occupazionale, oggi tornano ad aleggiare le incognite per i circa 340 lavoratori coinvolti.
La cronaca della vertenza è stata aggiornata dopo l’incontro romano tra i sindacati, Smart Paper e l’Ati subentrante nell’appalto Enel Energia. Le novità emerse nel corso del confronto hanno sollevato forti preoccupazioni in particolare sul futuro della sede di lavoro, sulla situazione salariale e sulla gestione delle liste dei dipendenti da assorbire.
I nuovi appaltatori hanno infatti indicato Matera come unica sede di lavoro, disconoscendo secondo i sindacati il diritto dei lavoratori a mantenere la propria sede occupazionale di riferimento a Tito e Sant’Angelo Le Fratte nel potentino. Sono emerse inoltre gravi criticità sui perimetri occupazionali e sull’inquadramento economico con Accenture che avrebbe infatti proposto il congelamento del salario fino a febbraio 2025, senza alcun adeguamento agli aumenti previsti dal Contratto Collettivo nazionale di riferimento.
Sul primo punto invece vige un’incognita sul numero preciso del personale coinvolto nel passaggio d’appalto con 80 dipendenti non certi di rientrare nelle quote previste nel cambio di gestione.
Una posizione netta è stata presa da Cupparo che ha convocato per il prossimo 23 ottobre un nuovo tavolo al quale parteciperà proprio Enel cui l’assessore vorrà rapportarsi per definire la questione.