Mercoledì 15 ottobre 2025 – Si è tenuto questa mattina a Roma, presso Unindustria, l’atteso incontro sulla procedura di cambio d’appalto che coinvolge circa 340 lavoratrici e lavoratori della Smartpaper.
I temi posti dalle organizzazioni sindacali, già da giorni al centro di otto ore di sciopero, restano chiari: difendere il lavoro a Potenza e/ o nelle aree industriali in cui insiste la societa’ uscente , dove le attività hanno radici profonde e una consolidata territorialità.
Tuttavia, le proposte avanzate dall’RTI DataContact–Accenture sono da noi giudicate indecenti e totalmente inaccettabili.
Lo sostengono in una nota congiunta Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Rsu unitaria.
L’RTI, ancora una volta, – precisano – ha dimostrato di non voler condividere con le organizzazioni sindacali un percorso partecipato e responsabile; in particolare, la nuova RTI ha indicato Matera come unica sede di lavoro, disconoscendo di fatto il diritto dei lavoratori a mantenere la propria sede occupazionale di riferimento a Potenza e/o nell’area industriale circostante.
Sono emerse inoltre gravi criticità sui perimetri occupazionali, poiché l’RTI sta verificando se circa 80 lavoratori su 340 possano essere inclusi nella procedura di cambio d’appalto, sostenendo che non avrebbero svolto attività continuativa ed esclusiva. Su questo punto sono ancora in corso verifiche.
Ancora più grave è la posizione dell’RTI sul piano economico e contrattuale: l’intenzione di riconoscere ai lavoratori solo il salario acquisito a febbraio 2025, senza tenere conto degli aumenti del CCNL e degli accordi di secondo livello , rappresenta una proposta irricevibile e offensiva per chi, in questi anni, ha garantito continuità, professionalità e competenza.
Fim Fiom Uilm Fismic hanno ribadito con forza le priorità dei lavoratori:
• mantenere il posto di lavoro sul proprio territorio;
• salvaguardare il salario e gli istituti contrattuali acquisiti;
• tutelare l’intero perimetro occupazionale.
Al termine dell’incontro è stata coinvolta la Regione Basilicata, che ha convocato un nuovo tavolo per il 23 ottobre, al quale dovranno essere presenti ENEL, l’RTI e Smartpaper.
In quella sede – sostengono i responsabili sindacali – sarà fondamentale che ENEL, in qualità di stazione appaltante, faccia finalmente la propria parte.
Non può limitarsi ad assistere, ma deve essere parte attiva e responsabile di questo percorso, affinché vengano rispettati integralmente gli impegni occupazionali e salariali assunti nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori oggi coinvolti nella procedura di cambio d’appalto.
ENEL deve garantire la piena tutela dei livelli occupazionali, economici e territoriali.
Chi affida un appalto ha il dovere di vigilare e intervenire quando vengono messi in discussione diritti, dignità e futuro di centinaia di famiglie lucane.
Pretendiamo risposte chiare e impegni concreti per la salvaguardia del lavoro e dei salari.
Non accetteremo nessun baratto, né il gioco delle tre carte: il lavoro in Basilicata – conclude la nota – non si svende, si difende.
Foto di copertina: incontro a Roma nella sede di Unindustria