Portare il teatro, la danza e linguaggi del contemporaneo nelle case circondariali, dove reale e virtuale si fondono alla ricerca di nuovi concetti di umanità. E’ questa la missione di “In out libertà aumentata”, il progetto della compagnia teatrale Petra che mira a trasformare il carcere da un luogo di esclusione a spazio di cultura condivisa, di libertà espressiva e di dialogo.
Il programma si svilupperà nel triennio 2025-2027 ed è stato presentato durante una conferenza stampa che si è svolta della casa circondariale del capoluogo di regione lucano. Nei prossimi anni – hanno spiegato gli organizzatori – in continuità con un lavoro avviato già nel 2013 si punterà a consolidare le attività nelle carceri di Potenza, Matera e in sei case circondariali pugliesi, tra cui Bari, Lecce e Trani, rafforzando l’offerta culturale all’interno dei percorsi di reinserimento sociale dei detenuti e aprendo agli stessi occasioni di incontro con i linguaggi artistici contemporanei.
Tra le iniziative previste anche quella di portare virtualmente fuori dalle mura i detenuti con delle esperienze virtuali grazie all’ausilio di visori Vr.