In occasione della Giornata europea dedicata al comparto, celebrata ieri a Roma, l’assessore Cicala ha condiviso i dati lucani. “Siamo pronti – ha detto – a consolidare una strategia che unisce tutela dell’ambiente, sicurezza alimentare e prospettive occupazionali per i giovani”.
In occasione della Giornata europea del Biologico, celebrata a Roma con la presentazione delle anticipazioni del rapporto ISMEA “Bio in cifre”, la Regione Basilicata ha confermato la propria posizione di territorio virtuoso e protagonista nel panorama agricolo nazionale, attestandosi come una delle regioni più performanti del Mezzogiorno e dell’intero Paese. Su circa 500.000 ettari di superficie agricola, oltre 123.000 sono coltivati con metodo biologico, a dimostrazione della crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale e la qualità alimentare”.
Rispetto alla precedente Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, la Basilicata ha registrato una crescita significativa, con un incremento del +17% di superfici biologiche e oltre 3.300 aziende coinvolte per un investimento complessivo di circa 160 milioni di euro. Nella nuova programmazione – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Carmine Cicala che ha partecipato nella Capitale ad un incontro alla presenza del Ministro Lollobrigida – a fronte di una dotazione complessiva di 480 milioni, sono già previsti 100 milioni destinati al biologico, un obiettivo pienamente in linea con gli impegni assunti dall’ente.
Il marchio biologico italiano – ha detto il ministro – sarà un segno distintivo di qualità e sicurezza, a tutela delle eccellenze agroalimentari e delle persone che sceglieranno di acquistare quel prodotto. La sfida dei prossimi anni sarà quella di garantire il giusto reddito agli agricoltori, contrastare la concorrenza sleale dei Paesi terzi e rendere i prodotti bio sempre più accessibili”.
Infatti grazie ai bandi per il primo insediamento, tra la scorsa e l’attuale programmazione oltre 1.300 giovani lucani hanno avviato nuove aziende agricole, scegliendo in gran parte di puntare sul biologico. “Questo dimostra – ha concluso Cicala – che il futuro del comparto passa anche attraverso le nuove generazioni, capaci di coniugare tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente”.