Venerdì 19 settembre 2025 – I lavoratori di Futura Ambiente, insieme alle organizzazioni sindacali di Fim e Uilm, manifesterannooggi, 19 settembre, per denunciare il silenzio della stazione appaltante Sua-Rb e dell’Acquedotto Lucano che, nonostante la richiesta di incontro urgente del 5 settembre, continuano a ignorare il confronto con i rappresentanti dei lavoratori sulla gara d’appalto relativa ai servizi di conduzione e manutenzione delle aree industriali della provincia di Potenza.
Si tratta di attività fondamentali: gestione e distribuzione delle acque, depurazione, manutenzione delle aree industriali, conduzione degli impianti. Servizi che, dopo la legge regionale, sono passati dal disciolto Consorzio ASI all’Acquedotto Lucano.
“Dopo oltre 20 anni di proroghe, scioperi, stipendi in ritardo e mobilitazioni, la gara è stata finalmente bandita: un fatto positivo, ma realizzato – denunciano Larocca (fim Cisl) e Galgano (Fim Uilm) in modo inaccettabile.
• Nessun confronto preventivo con i sindacati su livelli occupazionali, salariali e mansioni.
• Gara basata su profili professionali vecchi di un anno e mezzo, con salari mai aggiornati.
• Decisione unilaterale di modificare il contratto nazionale applicato, passando dal CCNL Metalmeccanico al CCNL Igiene Ambientale.
• Mancata garanzia del trattamento economico complessivo dei lavoratori, aprendo la strada ad appalti al ribasso e a possibili riduzioni di salario e diritti.
Una gara così impostata – proseguono Larocca e Galgano – rischia di produrre un vero e proprio disastro:
• penalizzazione economica e professionale dei lavoratori;
• abbassamento delle tutele sulla sicurezza;
• ulteriore precarizzazione dei servizi.
Gli appalti – proseguono – devono essere costruiti su basi chiare e trasparenti: chi partecipa deve conoscere i livelli occupazionali, le mansioni reali, i salari e il costo complessivo certo dei lavoratori, non dati vecchi e sottostimati.
Per questo venerdì dalle ore 9:30 saremo in presidio davanti alla sede di Acquedotto Lucano a Potenza, per pretendere l’apertura immediata di un tavolo di confronto .
Chiediamo rispetto della dignità dei lavoratori, dei loro diritti, dei loro salari e della loro sicurezza.
Non resteremo a guardare”.