MARCONIA DI PISTICCI (MT) – Nel rispetto dei diritti della persona indagata, della presunzione di innocenza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.
Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Pisticci, impegnati nei servizi finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di stupefacenti, soprattutto nei luoghi frequentati da giovani, anche minori di età, hanno arrestato un minorenne per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
A Marconia di Pisticci, l’attenzione dei poliziotti veniva richiamata dai movimenti di un giovane che, allontanatosi repentinamente dal gruppo di coetanei, raggiungeva un immobile, entrando nelle cantine sottostanti.
Alla vista degli agenti, il ragazzo tentava di eludere il controllo fuggendo per le scale del condominio. Una volta fermato, lo stesso non forniva giustificazioni in merito alla condotta tenuta, mentre il forte odore di sostanza stupefacente, proveniente da una cantina, poi risultata della disponibilità del minore, consentiva agli operanti di rinvenire e sequestrare 35 grammi lordi di hashish, materiale per il frazionamento ed il confezionamento, nonché 30,00 euro in contanti.
La perquisizione veniva, quindi, estesa all’abitazione ove il minore risiedeva, sita nello stabile in questione; nella sua camera, i poliziotti rinvenivano la somma di euro 1.160,00 in banconote di vario taglio.
Pertanto, il minore veniva dichiarato in stato di arresto per il reato di cui all’art. 73 del D.P.R. 309/90, la Procura della Repubblica del Tribunale per i Minori di Potenza richiedeva al Gip Minorile la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità.
Il GIP del Tribunale per i minorenni di Potenza, nel convalidare l’arresto, disponeva l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di permanenza in casa; successivamente, la Procura della Repubblica per i Minori di Potenza proponeva appello richiedendo l’applicazione della misura di collocamento in comunità.