Martedì 2 settembre 2025 – Si è conclusa a Senise l’iniziativa “La Politica e il Bene Comune: quale futuro per la Basilicata?” promossa nell’ambito della rassegna “Estate in Piazza” dal Gruppo Consiliare Regionale Basilicata Casa Comune.
Sul palco, dopo il saluto della Sindaca Eleonora Castronuovo, hanno dialogato il Vicepresidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo e i due ex Presidenti della Regione, Tonio Boccia e Filippo Bubbico, protagonisti di una stagione politica che seppe fare della programmazione e degli accordi istituzionali strumenti concreti di crescita.
La serata, condotta dal giornalista de Il Mattino Gianni Molinari, è stata arricchita anche dal suo contributo di analisi, che ha richiamato l’attenzione sui dati drammatici dello spopolamento e sulle difficoltà che vivono le aree interne, ponendo l’accento sull’urgenza di politiche di sviluppo mirate e lungimiranti per evitare la lenta agonia della Basilicata.
Nel corso del dibattito Boccia e Bubbico hanno richiamato con forza la necessità per la Basilicata di riprendere un percorso virtuoso, capace di restituire visione e prospettiva ad una regione che rischia di smarrire la propria rotta.
“Negli anni ’90 e 2000 – ha sottolineato Chiorazzo – la Basilicata cresceva, perché alla guida della Regione c’erano personalità capaci di dare valore alle risorse del territorio.
Con Boccia e Bubbico si diede avvio e sostanza agli accordi sull’acqua e sul petrolio che garantirono royalties e compensazioni per centinaia di milioni di euro, risorse che furono impiegate per rafforzare la sanità, l’università, il welfare, per aprire nuove prospettive di sviluppo.
In quella stagione – ha aggiunto Chiorazzo – la Basilicata sperimentò anche l’innovazione. Ricordo il progetto ‘Un computer in ogni casa’, che segnò l’ingresso della nostra terra nell’era digitale”.
“Oggi la situazione è molto diversa. Abbiamo Pil pro capite inferiore alla media nazionale, tassi di occupazione tra i più bassi d’Europa, sanità in crisi, come dimostra l’ultima verifica LEA in cui la Basilicata è risultata inadempiente, spopolamento e servizi essenziali a rischio. Le royalties non sono più un surplus, ma la stampella che tiene in piedi settori fondamentali come sanità, trasporti, forestazione e università. Senza quelle risorse, la Basilicata andrebbe in default su alcuni settori vitali”.
“La politica – ha sottolineato Chiorazzo – non deve essere il luogo delle promesse e dei bonus ma quello delle scelte concrete per il bene comune.
La Basilicata può tornare a crescere se ritrova la buona politica, quella che investe sulle risorse territoriali per generare sviluppo duraturo e crescita sociale.
Per farlo, è necessario rilanciare le governance sull’acqua e le strategie energetiche della Regione, a partire dal petrolio e dagli investimenti no oil, accompagnare con serietà le politiche di sostegno all’agricoltura, trasformare la forestazione in un comparto produttivo, come avviene in Trentino dove genera più utili delle royalties petrolifere lucane, e promuovere una nuova stagione di politiche industriali capaci di creare lavoro e sviluppo”.
Foto di copertina: Radio Senise Centrale