Lunedì 28 luglio 2025 – Le recenti notizie riguardanti la perdita di una grande commessa da parte della SMART P@PER hanno suscitato forte preoccupazione tra i lavoratori e le rappresentanze sindacali. Questa commessa, che occupa stabilmente circa 380 lavoratori, di notevole valore economico e importanza strategica, avrebbe potuto garantire stabilità e continuità occupazionale per molti mesi, se non per anni, all’interno della Smart.
Lo sostengono in una nota Fim, Fiom, Uilm, Fismic.
Il nuovo contratto – precisano – è stato assegnato a una nuova società, anzi a un’ATI composta da Datacontact e Accenture, lasciando spazio al timore di possibili ricadute sul fronte occupazionale. La perdita di questa commessa non rappresenta solo un problema economico, ma anche un rischio concreto per i posti di lavoro di tanti lavoratori e delle loro famiglie.
Le rappresentanze sindacali si sono immediatamente attivate per chiedere chiarimenti all’azienda e per avviare un confronto serio e costruttivo.
È fondamentale che venga resa esigibile ogni previsione contenuta nei documenti di gara, a partire dalla clausola sociale, che deve garantire la continuità lavorativa per tutta la platea coinvolta nella perdita della gara.
Siamo consapevoli – prosegue la nota- delle difficoltà del momento e della necessità di adattarsi ai cambiamenti del mercato, ma non possiamo accettare che la perdita di una commessa strategica si traduca in una riduzione dei diritti e delle condizioni di lavoro.
Chiediamo all’azienda di assumersi le proprie responsabilità e di mettere in campo tutte le misure possibili per tutelare i lavoratori. La nostra priorità rimane la salvaguardia dell’occupazione e la tutela dei diritti di chi, ogni giorno, lavora con impegno e dedizione.
Ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo e alla collaborazione, affinché si trovino soluzioni condivise in grado di garantire un futuro stabile e sereno per tutti.
Sarà dunque necessario, sin da subito, – affermano ancora i responsabili sindacali – un primo confronto con la nuova ATI, affinché si possano avere tutte le risposte necessarie nella tutela del lavoro e del suo valore complessivo.
Chiediamo certezze anche in merito al perimetro logistico e all’insediamento della nuova ATI, che dovrà necessariamente rispondere al nostro territorio e alle nostre comunità.
Ci auguriamo che, come dichiarato ieri da Smartpaper, la nuova ATI si insedi nelle immediate vicinanze dell’attuale sede di lavoro delle nostre maestranze.
Non saremo disponibili, per nessun motivo, ad accettare soluzioni diverse. La commessa e la nuova ATI dovranno garantire continuità lavorativa e responsabilità sociale” concludono Fim, Fiom, Uilm, Fismic.