Poca acqua nei bacini e portata insufficiente per garantire i livelli necessari per il comparto agricolo. Sale la tensione sulla costa jonica lucana, nel Metapontino dove gli agricoltori riunti in comitati spontanei chiedono la nomina di un commissario esterno per la gestione dell’emergenza.
Mentre sono apparsi degli striscioni a Scanzano in prossimità del vecchio innesto verso Strada statale 106 Jonica contro la gestione della crisi da parte del dipartimento regionale, gli imprenditori del settore hanno iniziato un presidio permanente, almeno fino a quando non avranno avuto risposte chiare, dicono.
La mancanza di acqua negli invasi e, soprattutto, l’assenza di certezze sui volumi assegnati e sulle portate renderebbe impossibile programmare le attività con i livelli molto bassi di pressione che non permettono agli irrigatori automatici di mettersi in funzione, provocando di fatto l’impossibilità di irrigare i campi anche quando in teoria si potrebbe, sono questa alcune delle criticità spiegate dai manifestanti pronti, lunedì 21 luglio, in occasione del consiglio regionale straordinario convocato sul tema, a protestare in via Anzio, sede dell’ente.
Richieste chiare da parte degli agricoltori: normalizzare le erogazioni di acqua con l’assegnazione di volumi e relative portate per poter continuare le attività agricole. In questo contesto già delicato dagli operatori del comparto arrivano severe critiche sull’accordo imminente tra la Regione Basilicata e la Regione Puglia per la cogestione delle risorse idriche che ha provocato parecchio malumore tra i coltivatori che pertanto chiedono all’assessore alle politiche agricole Carmine Cicala fare un passo indietro.