Potenza, martedì 26 novembre 2024 – Agostino Vita, un operaio, 57enne originario di Villa d’Agri, è morto in seguito ad un incidente verificatosi mentre stava installando un infisso nel Palazzo di Giustizia di Potenza.
L’uomo, dipendente di una ditta che stava ultimando i lavori per l’ampliamento degli uffici dell’Ordine degli avvocati, è rimasto schiacciato dal carrello elevatore mentre stava issando l’infisso utilizzando un montacarichi che era stato installato all’esterno del palazzo.
E’ morto sul colpo.
Il Pm, Antonella Mariniello, ha disposto l’autopsia sul corpo dello sventurato uomo per chiarirne la morte.
Vita era sposato con due figlie. La moglie, nell’apprendere la notizia del decesso, si è sentita male ed è stata ricoverata in ospedale.
La morte dell’operaio ha sconvolto la comunità di Villa d’Agri. Il Sindaco di Marsicovetere, Marco Zipparri, ha espresso il cordoglio di quanti hanno conosciuto Vita “onesto lavoratore e padre di famiglia esemplare”.
Sul tragico evento di Potenza è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
” “Apprendo con sgomento e dolore la notizia dell’incidente in cui ha perso la vita un lavoratore che stava prestando la propria opera nel Palazzo di Giustizia di Potenza.
Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia cui assicuro la massima vicinanza.
La sicurezza sul lavoro – ha aggiunto – é un dovere cui dobbiamo attendere a tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino ed è una priorità assoluta per ogni Paese civile.
Ho fiducia nell’operato della magistratura sulla rigorosa ricognizione delle condizioni di sicurezza che erano in atto in quel momento”.
Il Presidente del Consiglio comunale di Potenza, avv. Pierluigi Smaldone, esprimendo il cordoglio dell’intero Consiglio comunale di Potenza alla famiglia della vittima, ha dichiarato: ” Le dinamiche dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma quanto accaduto pone nuovamente l’attenzione sulla necessità di garantire standard di sicurezza adeguati in tutti i luoghi di lavoro, con particolare riguardo alle attività in quota e a quelle che comportano rischi elevati.
Questo incidente – continua Smaldone – si aggiunge alla lunga lista di episodi che ricordano quanto sia urgente un rafforzamento delle misure di prevenzione e dei controlli nei cantieri e nei luoghi di lavoro. Il nostro pensiero va all’operaio coinvolto e alla sua famiglia”.
“Con profondo dolore apprendo della tragica morte sul lavoro di un operaio di Marsicovetere”. È quanto dichiara l’Arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsiconuovo, mons. Davide Carbonaro . “Esprimo la mia vicinanza alla famiglia della vittima, assicurando la preghiera della comunità cristiana per il loro conforto in questo momento di grande sofferenza. Questo drammatico evento – ha concluso Monsignor Davide Carbonaro- richiama tutti noi alla responsabilità di garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose, affinché la vita umana sia sempre tutelata”.
Sul grave ed ennesimo incidente sul lavoro intervengono i sindacati che denunciano la mancanza di sicurezza sui cantieri, in modo particolare nel settore dell’edilizia.
Come Cgil di Potenza – dichiara il segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito -siamo vicini alle vittime e ai loro familiari e chiediamo con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messi al centro delle azioni di questo governo e delle imprese. Serve un nuovo modello di impresa sostenibile, da un punto di vista ambientale e sociale. La sicurezza e la salute non possono essere considerati dei costi. Occorrono regole più precise e maggiore responsabilità d’impresa. Per questo diciamo basta ai subappalti a cascata che deresponsabilizzano i datori di lavoro a partire dalla sicurezza, scaricando tutti i rischi sui lavoratori. È urgente eliminare la norma che consente il sub appalto a cascata, ripristinare la parità di trattamento economico lungo la filiera degli appalti, rafforzare i controlli ispettivi, favorire un piano di assunzione negli enti preposti ai controlli e una patente a punti che faccia la selezione e qualifichi le aziende virtuose da quelle che non rispettano le misure di sicurezza. In Basilicata”
“Ribadiamo che serve aprire una vertenza sicurezza per rivendicare impegni concreti sul fronte della prevenzione. Siamo al cospetto di una tragedia che, come le altre che l’hanno preceduta, poteva essere evitata. I numeri – afferma il segretario della Cisl, Vincenzo Cavallo – ci dicono nei primi nove mesi del 2024 la Basilicata è in zona rossa con un numero di infortuni rispetto alla popolazione lavorativa superiore alla media nazionale. Dinanzi a questi numeri, dinanzi alle vite spezzate, non si può essere titubanti. La patente a punti va attuata in modo rigoroso. È uno strumento che, come Cisl, abbiamo voluto fortemente, grazie soprattutto al lavoro fatto in questi anni dalla Filca.
La battaglia per un lavoro sicuro ha bisogno anche di altro: ha bisogno di contratti di lavoro stabili, ha bisogno di formazione e di educazione alla legalità, ha bisogno di accordi di filiera e di una rete più capillare ma soprattutto più efficiente di controlli, anche ricorrendo alle più moderne tecnologie informatiche”.
“L’incidente di stamane rilancia la nostra battaglia per adeguati investimenti dello Stato a favore della sicurezza su tutti i posti di lavoro che è una delle rivendicazioni prioritarie dello sciopero generale del 29 novembre”. Così il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ricordando che l’edilizia si conferma in Basilicata il comparto a “più alto rischio” e che nel 2023 sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nell’intero settore delle costruzioni.
Il sindacato fa fino in fondo la sua parte – aggiunge – come abbiamo dimostrato solo qualche giorno fa con il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) – “costruiamo tutela e diritti” – sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali in edilizia. Una nuova tappa della campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni coinvolgendo anche gli studenti, i lavoratori di domani. Ma è lo Stato che deve fare la sua parte.
“Questo ennesimo incidente mortale sul lavoro ci descrive una drammatica testimonianza della necessità di rafforzare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ogni vita spezzata è intollerabile e ci ricorda l’urgenza di porre la sicurezza dei lavoratori al centro delle politiche aziendali ed istituzionali. Come UGL, oltre ad esprimere la nostra vicinanza alla famiglia, assicuriamo che continueremo a batterci affinché vi siano maggiori investimenti in formazione, prevenzione e controlli, per evitare il ripetersi di simili tragedie.”
Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Florence Costanzo, Segretario Regionale UGL Basilicata.