Giovedì 7 novembre 2024 – “Il funzionamento della Metro leggera di Potenza gestita dalle Fal e’ stata monitorata per giorni dopo la solita passerella per il taglio di nastro, discorsi storici, tappeti e buffet.
L’aumento delle corse, l ‘apertura del mega parcheggio di Gallitello hanno prodotto solo un grande flop.
Era prevedibile :treni vuoti e rumorosi che inquinano, parcheggio deserto.
Nell’ultimo monitoraggio del 6 novembre alle ore 13 pochissime vetture parcheggiate”.
A sostenerlo è Pietro Simonetti (Cseres) il quale ricorda che, nel corso della apertura del Terminal di Gallitello, il gruppo dirigente delle Fal aveva parlato di svolta storica della tratta al servizio della Citta con lo slogan “la Città e tua”.
Lo stesso Sindaco – prosegue Simonetti – si era detto “felice”, forse perché privo delle dovute informazioni sulla effettiva capacità dei servizi di attrarre utenza e della mancata utilizzazione delle stazioni mai completate di Rione Lucania, del chiusura per motivi di sicurezza di quella di Rione Mancusi e mancato utilizzo del sito dell’ospedale San Carlo.
In realtà la tratta non ha guadagnato altri utenti; come parcheggio non ha accolto utenti.
Sarebbe opportuno – sostiene Simonetti – che l’Amministrazione Comunale e la Regione di fronte a questi esiti ed in stretto raccordo con le parti sociali e degli consumatori affrontasse la questione della gestione di una rete che in 500 metri usa tre stazione nel viale del Basento, non completate le tre di rione Lucania ,non usate altre . Pochi utenti con molta spesa e poca resa.
Si tratterebbe di riflettere, uscendo dalla reclame e dalla propaganda, di come procedere nei prossimi mesi, con quali interventi, non esclusi il recupero del sito destinato a stazione delle autolinee ed ora sede del Comune, la realizzazione del collegamento in verticale Potenza Città con Corso XVIII agosto ed il raccordo stazione Mancusi, da riaprire con lavori di messa in sicurezza , con scale Mobili Armellini ed uso con FS della stazione dell’Ospedale San Carlo Unibas.
Occorrono interventi significativi e concreti altrimenti – conclude Simonetti – la Metro resterà fantasma, dimezzata ed inutile”.