Venerdì 1 novembre 2024 – Per favorire lo “svuotamento” delle platee di lavoratori ex RMI (1176 persone) ed ex TIS (455 persone) per un totale di n.1.631 unità, mediante l’inserimento dei beneficiari in attività lavorative “produttive” quali, ad esempio, quelle idraulico forestali, la Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico e al Lavoro Francesco Cupparo, ha approvato una delibera che, insieme alla determinazione dell’indennità prevista ai beneficiari in 700 euro al mese, contiene tre schede specifiche che segnano l’avvio dell’iter di svuotamento delle stesse platee.
Nel mese di ottobre – si precisa in una nota – è stata condotta una rilevazione tra i beneficiari delle due platee con apposito questionario dall’Agenzia Regionale Arlab, nell’ambito della quale è emerso che circa il 58% dei beneficiari (922 persone) si è dichiarato disponibile a lavorare nel settore idraulico forestale.
“In considerazione che i beneficiari degli interventi di pubblica utilità appartengono ad una fascia di popolazione particolarmente vulnerabile e fragile, che ha come unica fonte di sostentamento l’indennità mensile – spiega l’Assessore Cupparo – abbiamo ritenuto necessario, di intesa con i sindacati e alla luce delle indicazioni dei Sindaci dei Comuni interessati, continuare ad assicurare un sostegno economico nelle more del completamento dell’iter procedurale per favorire la fuoriuscita di tutti i beneficiari dalle platee ex RMI ed ex TIS ai fini del loro inserimento in altre attività lavorative.
Per queste ragioni si è proceduto a garantire per ulteriori sei mesi ( 1 novembre 2024 -30 aprile 2025 ) la prosecuzione dei lavori di pubblica utilità per entrambe le platee, prevedendo nel contempo un adeguamento delle indennità mensili, tenendo conto anche dell’indice dei prezzi al consumo, con conseguente rivalutazione monetaria ed equiparazione delle indennità, per entrambe le platee, a 700 mensili a fronte di una presenza mensile massima di 80 ore di entrambe le platee”.
Per i lavoratori che non si sono dichiarati disponibili ad essere inseriti in attività idraulico forestali ( 709 unità pari al 42% del totale beneficiari ), vengono previste una serie di azioni ed interventi volti comunque a garantire un sostegno economico e possibilità occupazionali.
Ai fini dell’inserimento nelle attività produttive i beneficiari delle due platee dovranno partecipare ad apposito avviso pubblico.
Le attività che saranno oggetto di apposito progetto da presentare a cura del Consorzio di Bonifica della Basilicata e che vedrà impegnati i beneficiari riguarderanno: la manutenzione delle aree a servizio di attività industriali, artigianali, commerciali, turistico culturali; la manutenzione della viabilità in generale, con priorità alle strade a servizio delle predette attività; la manutenzione del verde urbano e del patrimonio pubblico di particolare interesse naturalistico-ambientale.
“Si tratta di attività – sottolinea l’Assessore Cupparo – che rivestono, per la Regione Basilicata, un’importanza strategica in quanto ne derivano effetti alquanto positivi, sia in termini di miglioramento della vivibilità e della fruibilità dei territori che sotto il profilo occupazionale, assicurando nel contempo dignità e serenità ai lavoratori interessati e alle loro famiglie.
L’intervento prevede l’espletamento da parte dei 922 lavoratori di n. 102 giornate corrispondenti a 123 giornate CAU mediante l’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria”.
Il costo medio annuo per ciascun lavoratore è pari a circa € 13.530,00 comprensivo degli oneri assicurativi, previdenziali e altri costi connessi alla realizzazione delle attività a carico dell’Amministrazione. Il numero dei beneficiari individuati potrebbe subire delle variazioni in esito alle procedure di avvio, come pure la puntuale quantificazione dei costi per la realizzazione delle attività.
“Abbiamo dunque attuato i passaggi condivisi in numerosi incontri con i sindacati ma – aggiunge l’assessore Cupparo – il lavoro non si può considerare concluso.
Il Tavolo specifico costituito continua perché ci sono aspetti in particolare per l’attività di forestazione che hanno bisogno di approfondimenti e di ulteriori condivisioni, come le attività che riguardano i Comuni e quindi quanti non scelgono la forestazione. Inoltre gli Uffici del Dipartimento sono a lavoro per altri adempimenti”.
Foto di copertina: presidio dei lavoratori davanti alla sede della Regione